MEDIA USA / IL GIALLO FOX-TUCKER CARLSON

Uno dei più noti anchorman statunitensi, Tucker Carlson, giorni fa è stato improvvisamente licenziato in tronco da ‘Fox News’ che aveva portato a livelli altissimi di audience.

Un provvedimento preso dalla Ceo di ‘Fox News’, Suzanne Scott, e dal presidente di ‘Fox Corporation’, Lachlan Mudoch, rampollo del magnate dell’editoria a stelle e strisce Rupert Murdoch.

E’ subito cominciata la caccia al perchè, al motivo che ha condotto alla clamorosa decisione, che non pochi riconducono in primis proprio al super magnate.

Lachlan Mudoch

A quanto pare, il motivo semi-ufficiale sarebbe una causa ultramilionaria intentata e vinta contro Fox (risarcimento record da 800 milioni di dollari) da ‘Dominion Voting System’, la società che gestisce le macchinette del voto a distanza, accusata in un’infuocata trasmissione da Carlson di brogli elettorali che avrebbero portato alla vittoria di Joe Biden alle presidenziali.

In queste ore, comunque, sta saltando fuori una ‘story’ davvero tutta a stelle e strisce, simbolo del capitalismo selvaggio made in Usa. Infatti, nell’azionariato di ‘Dominion’ fa capolino, con una consistente fetta di quote societarie, il colosso dei fondi speculativi ‘BlackRocK’, numero uno a livello mondiale. Ma – ecco la sorpresa – ‘BlackRock’ è al tempo stesso anche azionista nella compagine di ‘Fox Corporation’, solo di poco a maggioranza Murdoch. Una guerra tutta in famiglia, allora?

Di seguito potete leggere due interessanti commenti pubblicati da due ottimi siti di contro-informazione, ‘Piccole Note’ e ‘Renovatio’ 21.

Ma adesso vogliamo riportarvi alcuni passaggi di una stimolante ‘pista’ fornita da un altro sito di contro-informazione, stavolta statunitense, ‘ZeroHedge’. A firmare l’articolo è Paul Joseph Watson.

Che così esordisce. “Un ex ufficiale di guerra psicologica dell’esercito degli Stati Uniti afferma che Tucker Carlson è stato licenziato da Fox News a causa dell’agenda del regime per mantenere una ‘popolazione quasi ritardata semi lobotomizzata e disinformata’. Le osservazioni sono state fatte dall’esperto statunitense di antiterrorismo Scott Bennett”.

Prosegue l’analisi: “Secondo Bennett, Carlson rappresentava una minaccia eccessiva per il potere istituzionale, perché trasformava gli americani in veri e propri ‘ricercatori e pensatori’. Carlson ha offerto un ‘intellettualismo, veridicità e una profondità analitica   come nessun altro giornalista ha mai fatto nella storia degli Stati Uniti fin da quando posso ricordare’, ha detto Bennett”.

“ ‘Tucker doveva essere ‘messo a tacere’ perché rappresentava una minaccia troppo grande per ‘poteri, istituzioni e programmi che cercano una popolazione non illuminata, non informata, semilobotomizzata, quasi ritardata, che non fa domande, non ricerca, non analizza ma semplicemente digerisce e segue le istruzioni’, secondo Bennett”.

“ ‘Tucker Carlson ha anche esposto i crimini di frode e riciclaggio di denaro sporco di FTX e del Partito Democratico in Ucraina che coinvolgono il governo degli Stati Uniti. Ha esposto i laboratori biochimici in Ucraina e il loro legame con il Partito Democratico, il presidente Barack Obama, il vicepresidente Joe Biden, Hillary Clinton, George Soros, Bill Gates e altre agenzie governative statunitensi e aziende farmaceutiche’, dice ancora Bennett”.

“La retorica anti-regime dell’ex conduttore ‘non potrebbe più essere tollerata dai media e dall’establishment politico americano corrotti’, ha affermato Bennett, aggiungendo che la sua uscita segna la ‘morte dei media americani’”.

E ancora, ricostruisce Paul Watson: “L’ex ufficiale psyops (operazioni psicologiche, ndr) dell’esercito degli Stati Uniti (Bennett, ndr) ha suggerito che il senatore Chuck Schumer aveva minacciato di utilizzare la CIA e l’FBI per dispiegare operazioni segrete del governo per toglierlo di mezzo a meno che non venisse licenziato. Schumer in precedenza aveva chiesto che Carlson venisse eliminato dopo aver trasmesso filmati che mostravano che i leader della ‘rivolta’ del 6 gennaio (a Capitol Hill, ndr) erano stati effettivamente ammessi in Campidoglio e accompagnati dalle autorità”.

Insomma, non poca carne a cuocere. E tanti motivi per ‘eliminare’ un giornalista ormai troppo scomodo, ingombrante ed estremamente pericoloso per il ‘Deep State’.

Di seguito, come vi abbiamo detto, potere leggere quanto pubblicato da ‘Piccole Note’ e da ‘Renovatio 21’.

 

LINK

Tucker Carlson licenziato da Fox News | Piccole Note

 

 

Riappare Tucker Carlson.

Lo hanno licenziato perché sta per partire

la guerra totale alla Russia?

 

Il giornalista televisivo americano Tucker Carlson, ospite della trasmissione giornalistica più seguita del Paese, è riapparso dopo essere stato licenziato dal suo canale, Fox News.

 

Il licenziamento sarebbe avvenuto d’improvviso lo stesso lunedì, con una telefonata fattagli dai vertici dell’azienda dieci minuti prima che uscisse un comunicato stampa che annunciava che Fox News e Carlson si erano «divisi».

 

Secondo le prime ricostruzioni, dietro al repentino, e per molti versi inspiegabile, licenziamento ci sarebbero stati Suzanne Scott, la CEO di Fox News, e Lachlan Murdoch, erede dell’impero mediatico britannico-australiano-statunitense presidente di Fox Corporation. Tuttavia, indiscrezioni uscite successivamente dicono che la decisione l’avrebbe presa Rupert Murdoch stesso, il capostipite della famiglia e dominus maximus di Fox.

 

Fox News, come noto, ha accettato di pagare una cifra vicina agli 800 milioni di dollari ad un’azienda di informatica elettorale che l’aveva portata in tribunale per affermazioni fatte su Fox durante le elezioni 2020.

 

Non è ancora chiaro il motivo del brutale licenziamento. È emersa una denuncia di una ex dipendente che lavorava nel gruppo di Carlson che avrebbe accusato lo staff di sessismo e antisemitismo. Tuttavia a molti risulti improbabile che sia questa la causa.

 

La «depiattaformazione» di Carlson è stata festeggiata grandemente dalla sinistra americana (con la giovane deputata Alexandra Ocasio-Cortez che ha dichiarato «le cose belle accadono… depiattaformare funziona!»), dai comici di tarda serata (che sono oramai camerieri del potere incapaci di far ridere) e perfino da membri del Pentagono e dell’apparato militare-industriale, di cui Carlson era divenuto nemico giurato.

 

Di fatto, Carlson era l’unica voce nel mainstream che si opponesse alla guerra in Ucraina e ai vaccini mRNA, i lockdown e alla transessualizzazione della società. Estremamente popolare nonostante gli attacchi (compresi senatori che, poche settimane fa, chiedevano pubblicamente a Murdoch di interrompere la sua trasmissione), totalizzava con la sua trasmissione dieci volte l’audience della CNN. Come riportato da Renovatio 21, Carlson in questi anni ha affrontato anche tabù che si pensava inscalfibili come il ruolo della CIA nell’assassinio del presidente Kennedy e il ruolo giocato dagli psicofarmaci nelle stragi di massa perpetrate da psicopatici.

 

La sua trasmissione era divenuta una piattaforma per voci dissonanti, e non è un caso che in uno degli ultimi episodi avesse ospitato lungamente Robert F. Kennedy junior, fresco di candidatura alle primarie democratiche per le presidenziali 2024.

 

Il programma, seguito da milioni di cittadini, era arrivato ad avere un potere materiale sulla società e sulla politica americana: ciò è apparso chiaro quando, forte delle migliaia di ore di telecamere di sorveglianza fornitegli dal nuovo speaker della Camera Kevin McCarthy, aveva dimostrato che il 6 gennaio non è stata una rivolta violenta, e che il famoso QAnon Shaman era stato addirittura scortato nel palazzo da agenti di polizia che gli aprivano le porte, e che lui poi ringraziava profusamente. Pochi giorni dopo la trasmissione QAnon Shaman, al secolo Jacob Chansley detto Angeli, è stato fatto uscire dal carcere e posto in un’altra struttura.

 

Ieri sera Carlson è riapparso alle 20, l’ora abituale del suo programma che andava in onda cinque giorni alla settimana, ma su Twitter, dove in un breve video, dove sembra riprendere il suo classico tono catodico, parla per due minuti della situazione degli Stati Uniti, senza fare allusioni dirette al suo futuro, ma lasciando capire che intende a continuare il suo lavoro.

 

«Buonasera, sono Tucker Carlson», ha esordito forse parodiando il classico saluto della sua ex trasmissione, per poi dire che una delle cose che si nota quando ci si prende un po’ di «tempo libero» è quante brave persone ci siano nel Paese e «quanto siano incredibilmente stupide la maggior parte dei dibattiti che si vedono in televisione. Sono completamente irrilevanti. Non significano niente».

 

 

«Tra cinque anni non ci ricorderemo nemmeno di averli avuti… eppure, allo stesso tempo, gli argomenti innegabilmente grandi – quelli che definiranno il nostro futuro – non sono praticamente discussi affatto. Guerra, libertà civili, scienza emergente, cambiamento demografico, potere delle multinazionali, risorse naturali. Quand’è stata l’ultima volta che hai sentito un dibattito legittimo su uno di questi problemi?»

 

«Dibattiti del genere non sono consentiti nei media americani», ha continuato Carlson, aggiungendo «Entrambi i partiti politici, e i loro donatori, hanno raggiunto un consenso su ciò che li avvantaggia – e collaborano attivamente per chiudere qualsiasi conversazione al riguardo».

 

«Improvvisamente gli Stati Uniti sembrano uno stato a partito unico», ha detto Carlson.

 

Tuttavia, «le nostre attuali ortodossie non dureranno. Sono cerebralmente morte. Nessuno crede loro davvero. La vita di quasi nessuno è migliorata da loro. Questo momento è troppo intrinsecamente ridicolo per continuare, e quindi non lo continuerà».

«Le persone al potere lo sanno, per questo sono isterici e aggressivi. Hanno paura. Hanno rinunciato alla persuasione, ricorrono alla forza. Ma non funzionerà. Quando le persone oneste dicono ciò che è vero, con calma e senza imbarazzo, diventano potenti. Allo stesso tempo, i bugiardi che hanno cercato di metterli a tacere si rimpiccioliscono e diventano più deboli. Questa è la ferrea legge dell’universo: prevalgono le cose vere».

 

«Dove puoi ancora trovare americani che dicono cose vere?» ha concluso Carlson in quello che è sembrato un annuncio della continuazione del suo lavoro. «Non sono rimasti molti posti, ma ce ne sono alcuni – quanto basta. Finché riesci a sentire le parole, c’è speranza. A presto».

 

Gli ascolti di Fox News nel frattempo sono crollati, con perdite, nello slot delle ore 20, di circa il 50%. Un disastro che si aggiunge che nel giorno dell’annuncio del licenziamento il titolo di Fox in borsa ha perso valore per la cifra di circa 600 milioni di dollari.

 

La decisione di liberarsi di Carlson è totalmente antieconomica, e quindi, riteniamo, davvero inquietante.

 

Di fatto, potrebbe essere il presagio di qualcosa di spaventoso: rimuovere l’unica voce – la più ascoltata – contraria al regime Zelens’kyj (definito da Carlson come un «dittatore dell’Est Europa in tuta da ginnastica») potrebbe significare l’intenzione dei vertici americani di andare verso una guerra aperta, totale contro la Russia: un qualcosa che, comunicatogli dagli alti vertici, potrebbe aver messo Murdoch con le spalle al muro.

 

La Terza Guerra Mondiale è già messa in cantiere a Washington? Partirà con attacchi diretti della famosa «controffensiva di primavera» ucraina, su cui tanto si sta speculando?

 

Le notizie fornite ai grandi media in queste ore riguardo ad attacchi alla Russia da parte di Kiev fermati dagli USA e ad attentati a Putin con droni kamikaze fanno parte dell’operazione psicologica per confondere le acque?

 

Non possiamo saperlo: ma sappiamo che questo è oramai un modo compiutamente più che orwelliano, dove alla stampa non sarà concesso di dire nulla che sia contrario al grande allineamento di potere politico e interesse dei grandi potentati economici mondialisti.

 

Il senso del Grande Reset che ci stanno infliggendo è tutto qua: nessuna resistenza, nessuna domanda è possibile. Sottomettiti, obbedisci. E domani fai pure da carne da cannone nella guerra termonucleare contro chi ancora non ha ceduto completamente al Nuovo Ordine Mondiale.

 

FONTE

RENOVATIO 21

 

 

 

 


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