AUSTRALIA / PRIMA CLASS ACTION AL MONDO CONTRO I VACCINI

Prima class action al mondo contro il governo australiano per la gestione della pandemia a botte di vaccini anti covid e non poche restrizioni per le libertà personali.

Ne dà notizia ‘The Defender’, il sito d’informazioni partorito dalla sempre più battagliera ‘Children’s Health Defence’, fondata e animata da John Kennedyjunior che solo pochi giorni fa ha annunciato la sua discesa in campo per le primarie democratiche in vista del voto presidenziale. Un candidato, quindi, contro il ‘Deep State’ griffato Joe Biden e incarnato da non pochi capi della Casa Bianca democratici (sic).

In un minuzioso reportage, la giornalista scientifica di ‘The Defender’, Suzanne Burdick, ricostruisce la fresca vicenda australiana. Intanto, certo ricorderete uno dei più incredibili provvedimenti presi dall’esecutivo: l’allestimento di veri e propri lager dove smistare i no vax!

Vediamo cosa scrive Burdick. “Almeno 500 australiani hanno già aderito ad un’azione legale collettiva contro il governo australiano per il vaccino Covid-19 chiedendo un risarcimento per coloro che sono stati feriti o lasciati in lutto dai vaccini Covid-19”.

Più in particolare, “la causa accusa il governo australiano, la ‘Therapeutic Goods Administration’ (TGA) e il ‘Department of Health and Aged Care’ del paese e un certo numero di alti funzionari pubblici, di negligenza relativa all’approvazione e al monitoraggio dei vaccini anti Covid-19, violazione dei doveri statutari e illecito nell’ufficio pubblico. L’azione è stata depositata presso la Federal Court of Australia, New South Wales”.

Continua il racconto: “Secondo la causa, sono stati approvati i vaccini senza alcuna base probatoria o logica adeguata o ragionevole per determinare che i vaccini siano sicuri, efficaci e in possesso di un profilo rischio-beneficio positivo. Natale Strijland, l’avvocato che ha intentato la causa, ha detto in una dichiarazione: ‘L’azione sosterrà che la Therapeutic Goods Administration non ha adempiuto al proprio dovere di regolamentare adeguatamente i vaccini Covid-19, con conseguenti danni considerevoli per gli australiani’. La causa sostiene che il governo ‘ha agito con negligenza nell’approvare i vaccini e anche non riuscendo a ritirarli sulla base delle prove note del rischio’. Gli australiani che hanno subito un grave evento avverso in seguito alla vaccinazione sono invitati a farsi avanti e registrarsi per questa class action, ha affermato Strijland”.

Secondo il giornalista Alison Bevege, “i danneggiati dai vaccini Covid-19 sono stati totalmente ignorati, negati, sminuiti ed emarginati”.

Melissa McCann

Melissa McCann, medico e allergologo, ha raccolto oltre 110.000 dollari con un crowdfunding dedicato al caso. E così commenta su twitter: “Grazie per aver condiviso la notizia@RefugeOfSinner5. Queste persone danneggiate e in lutto hanno subito immense perdite, dolore e solo dolore. Proprio come strazianti sono stati la   manipolazione e il silenzio che li ha fatti sentire abbandonati. Non possiamo semplicemente ‘andare avanti’ oltre il Covid e lasciarli alle spalle”.

Secondo McCann, la class action è necessaria perché il programma australiano di risarcimento per lesioni da vaccino – il Covid-19 Vaccine Claims Scheme – “non era adatto allo scopo e aveva lasciato molti australiani danneggiati da vaccino abbandonati senza alcun sostegno dopo che era stato promesso un compenso equo e accessibile”.

Riferisce il sito news.com.au che ‘Service Australia’ a tutto il 12 aprile 2023 ha ricevuto 3.501 richieste di risarcimento e pagato solo 137, per un totale di circa 7,3 milioni di dollari, con 2.263 richieste ancora in corso e 696 ritenute non pagabili.

 

Di seguito, potete leggere, attraverso il link, un interessante aggiornamento circa la connection tra la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il Ceo di ‘Pfizer’, Albert Bourla, che per ben due volte hanno rifiutato di testimoniare davanti alla ‘Commissione d’inchiesta sui vaccini’ istituita ad ottobre dal Parlamento europeo, la quale punta i riflettori soprattutto sul giallo degli sms per la stipula del contratto arcimiliardario (71 miliardi di euro) per l’acquisto di vaccini ‘Pfizer’. L’articolo di ‘France Soir’ viene ripreso dal sito di contro-informazione ‘Giubbe Rosse’. La ‘Voce’ ha ricostruito diverse volte la connection e per trovare i nostri articoli basta andare, come al solito, alla casella CERCA, in alto a destra della nostra home page, e digitare i nomi dei personaggi (Ursula von der Leyen e Albert Bourla) oppure della società (‘Pfizer’) per rileggerne delle belle.

 

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FRANCE SOIR: I MEDIA FRANCESI TACCIONO SUL CASO DEGLI SMS DELLA VON DER LEYEN

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