Sveglia!

Sorprende il letargo dell’italiano medio, dormiente da quel 25 settembre che ha sottratto al Paese il credito di democrazia acquisito ottanta anni fa, con nascita della repubblica disegnata dai sommi padri, con la stesura della Costituzione invidiata da tutto il mondo. Il governo Meloni, infarcito di neo fascisti, per quanto raccontano i sondaggi, non paga ancora inefficienze, inerzia, confusione del suo primo, disastroso semestre.  Certo non è facile districarsi nella materia labirintica della macro economia, nel ginepraio del Pnrr, (piano nazionale di ripresa e resilienza), nel programma di riforme e investimenti con cui l’Italia deve gestire i fondi europei del Next generation Eu per la ripresa economica e sociale dei paesi europei. Non si raccapezzano neppure molti economisti, navigano senza bussola perfino i ministri dell’esecutivo, come pretendere che persone normali siano in grado di valutare e bocciare il raffazzonato vagare del governo?

C’è altro di incomprensibile. Il mondo dell’industria, dell’agricoltura, del commercio, del turismo, lamenta la mancanza di un milione di lavoratori, che solo la migrazione può sanare. Contemporaneamente il governo emette decreti che vanno nella direzione opposta e ondeggia tra editti di blocco navale, respingimenti, rimpatri. C’è anche chi paventa che l’Italia dell’accoglienza, per troppi migranti, finisca in loro potere. Di conseguenza nega lo ius soli, non interviene sullo sfruttamento schiavista dei migranti, lavoratori fondamentali per garantire il raccolto nei campi e accoglie i profughi in centri lager: avviene in un grande Paese, ma neppure questo esempio di disumanità sembra scalfire sostanzialmente il consenso per il governo della destra xenofoba. C’è solo da augurarsi che abbia seguito la profezia di Elly Schlein “Sarò un problema per la Meloni”.

Ratzinger si è arreso quando si è reso conto che il suo astrattismo di teologo era incompatibile con lo spazzare via il fango accumulato dalla Chiesa in molti secoli. Francesco, altra tempra, altro back ground, ha impugnato la spada e uno dopo l’altro ha decapitato i responsabili di degenerazioni cronicizzate del clero. Non tutti, per la tenace resistenza opposta dal fuoco nemico delle mele marce’. Resta coperto, come top secret, il caso di Emanuela Orlandi, prolifera lo sfruttamento di chi per mille ragioni spera nei ‘miracoli’ di Madonne piangenti, guarigioni prodigiose e alimenta l’affare miliardario del turismo religioso. È incompiuto il ‘repulisti’ di migliaia di preti e suore colpevoli di abusi sessuali e per non andare lontano nel tempo, il caso di Giada Vitale, vittima di abusi subìti dal sacerdote Mario Genova, condannato in via definitiva nel 2020 a 4 anni e dieci mesi di reclusione ed espulso dalla Congregazione della Dottrina della Fede (che lo ha sospeso a divinis). Giada, la vittima, sotto choc, osserva sul cellulare il filmato che ritrae il suo aguzzino mentre nel monastero benedettino di Subiaco, durante la celebrazione pasquale del Giovedì Santo, in abiti liturgici, assieme ad altri preti, celebra il rito solenne dell’Eucarestia. Non è un ‘fatto’ isolato, come non lo sono i truffatori che abusano, spesso impuniti, della buona ‘fede’ di persone fragili e inventano miracoli, dialoghi di finti veggenti con santi e Madonne.

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