400mila contro 12 dollari

Credeteci, nel vortice di questo sgangherato esordio del 20 / 23. come è in uso definire l’anno in corso, il giornalismo indipendente è la professione con il più elevato coefficiente di creatività assistita. Ad alimentarla quotidianamente alcuni perché:

Lu Jang, sarebbe il dottor sottile, che dal suo eremo distante mille e più chilometri dalla capitale Běijīng, ha teso un clamoroso tranello al povero Biden. Si è chiuso nel più rigoroso silenzio per molti giorni e così ha dato voce all’allarme di Washington per il pericolo di svelare al nemico luoghi del potenziale militare Usa osservati dai palloni spia cinesi (uno, del costo di 12 dollari abbattuto da un F-22 con un missile da 400mila dollari). Lu Jang, fidato custode delle segrete cose del suo Paese, era informato dall’alto dell’estraneità cinese al ‘caso palloni’ e ha ridicolizzato la potenza big degli Stati Uniti, che hanno continuato ad accusare il gigante asiatico di spionaggio, fino alla scoperta dei responsabili, tre giovanotti americani con l’hobby dell’astronautica. Agenti della Cia hanno raccolto informazioni sul sommo gaudio di Lu Jang, informato di aver fatto centro con il suo patriottico silenzio.

Non richiede exploit creativi la scoperta di episodi della recrudescenza fascista. La sottosegretaria Montaruli, pupilla della Meloni condannata in via definitiva per spese pazze dei fondi destinati alla Regione Piemonte, ha ben altro da nascondere e per esempio l’appassionata partecipazione con tanto di saluto fascista al raduno di neofascisti di Predappio. Una vera camerata. Firenze racconta poi di una violenta aggressione squadrista a ragazzi di un collettivo di sinistra: pugni, calci, di militanti di Azione studentesca, movimento giovanile di Fratelli d’Italia. La Meloni? Tace, ma seppure ancora sia influenzata trova la voce per difendere lo stop al superbonus (migliaia di imprese e di famiglie in ginocchio) e dialogare al telefono con la Conferenza europea sulla Sicurezza di Monaco. Tace sulla rissa del suo partito che sulle dimissioni della Montaruli insultano “l’ubriacone’ Mulé” di Forza Italia “…ha preso uno schiaffo la cui impronta gli manterrà la faccia ben più rossa di quanto rubiconda lo è già”. Mulé: “Il comunicato di Fratelli d’Italia contro di me equivale alle scritte che si vergano nei cessi degli autogrill” e pretende scuse immediate, non ricevute. Ancora per la silente Meloni: all’inaugurazione della sede cremonese di Fratelli d’Italia, al taglio del nastro ha risuonato il motto fascista “credere, obbedire, combattere. Applausi e grida di esultanza”. Che manca? Una fornitura di olio di ricino e di manganelli alla nuova sede di FdI.


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