Va tutto bene per la distrazione (di massa)

Fummo avvezzi all’uso della frase ‘distrazione di massa’, alle sue  varianti: Distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da situazioni scomode e aprire nuovi fronti di interesse più gestibili mediaticamente / Le armi di distrazione di massa sono una categoria di strumenti mediatici utilizzati dai potenti per distrarci dai problemi reali / Tra le armi più potenti di manipolazione vi è la distrazione che consiste nello spostare l’attenzione del pubblico da temi importanti e dai cambiamenti.

Ma la variante strutturale è ora ‘distruzione di massa’. Alfieri, portacolori, apripista, pionieri di questo gioco al massacro, che inganna gli italiani al punto di far insediare a Palazzo Chigi la destra sono da  un paio di giorni la Meloni, il ministro della giustizia Nordio e i due cuccioli preferiti della nidiata multi gemellare della premier: un pargolo Delmastro, lo ha piazzato come sottosegretario alla Giustizia, per controllare il ministro, e l’altro, Donzelli, ringhioso aggressore, number one del gruppo Fratelli d’Italia, lo ha nominato vice capo del Copasir, ente che  che dovrebbe tutelare la salvezza dello Stato.  I vertici del partito di destra-destra, in evidente difficoltà per omissioni, errori, passi del gambero dei primi 100 giorni di governo, sfogliano il dizionario e fulminati dalla mole di dotte definizioni si tuffano sulla frase distrazione di massa. Voilà, ecco come mascherare l’inconsistenza del governo. I cocchi di mamma Meloi (di “Yo soy Giorgia…madre) l’applicano e ordiscono un subdolo complotto. Donzelli con toni e contenuti isterici, aggressivi, da rissa, rivela  a Montecitorio il  presunto scambio verbale di Cospito, anarchico in carcere con il 41 bis, con detenuti mafiosi e strilla:   esponenti del Pd, in visita a Cospito, che non si nutre da cento giorni, sarebbero collusi con mafia e terrorismo. De Mastro gli fa da sponda, Nordio., come Pilato  ignora quanto è successo, ma ammette che rivelare le intercettazioni solo illegali. Solo che il giorno dopo fa marcia indietro (indovinate chi glielo ha imposto) e la Meloni tace sulla gravità dell’episodio, ma si fa ospitare da rete 4 e divaga sul tema del 41 bis degli anarchici. Non una parola della ‘muta della Garbatella’ sul caso Donzelli-Delmastro, difesi senza pudore da Salvini (in cambio dell’autonomia regionale) e da Foti, capogruppo parlamentare di Fratelli d’Italia. Appunto, distrazione (distruzione) di massa. Covid, guerra in Ucraina, emigranti, bollette, i guai delle Juventus, tutto va bene, Donzelli, perfino Sanremo. Salvini e Berlusconi, amiconi di Putin, censurano l’ospitalità del festival al messaggio per la pace (due minuti) di Zelenski. Tale Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d’Italia, (non a caso, veronese) in Parlamento chiede che la Rai escluda dal festival il rapper Rosa Chemical e la sua canzone ‘Made in Italy’, perché inneggerebbe all’amore libero, al sesso, all’eguaglianza (proprio così, all’eguaglianza…!!!). Ma chi le ha svelato il testo che dovrebbe essere segreto fino alla prossima settimana? La replica: “La mia canzone nasce per dare la parola a tutti quelli che la pensano come me.

E comunque, più distrazione di massa di così…


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