VACCINI / SOS DA LONDRA PER AUMENTO DEI TUMORI. E LA NOSTRA ‘COMMISSIONE D’INCHIESTA’ CHE FA?

Uno stop immediato alle somministrazioni dei vaccini perché provocano, in chi li riceve, “una rapida progressione dei tumori”.

E’ l’appello lanciato da uno dei più celebri oncologi britannici, Angus Dalgleish, 72 anni, docente di oncologia alla ‘St George’s University’ di Londra, molto rinomato, a livello internazionale, per le sue ricerche sul fronte dell’AIDS: ha infatti scoperto (con un altro ricercatore) il recettore CD4 come principale recettore cellulare per l’HIV. Ha lavorato molto anche nel campo dei vaccini e ha dato vita ad una azienda biotecnologica che sviluppa vaccini contro il cancro.

Angus Dalgleish. Sopra, Giovanni Donzelli

Dalgleish ha inviato una ‘lettera urgente’ indirizzata a Kamran Abbasi, caporedattore dell’autorevole rivista scientifica ‘British Medical Journal’(BMJ),che in questi tre anni (il BMJ) di pandemia ha realizzato fondamentali inchieste sull’efficacia (meglio la ‘non efficacia’), la sicurezza (meglio, la ‘non sicurezza’) dei vaccini, soprattutto quelli a mRNA, ossia quelli di ‘Pfizer’ e ‘Moderna’. La ‘Voce’ li ha ripresi svariate volte e potete rileggerli digitando nella casella ‘CERCA’ il nome della rivista, e anche quello del suo battagliero coeditore e direttore scientifico Peter Doshi.

 

 

 

RISCHIO CANCRO (E NON SOLO) DAI VACCINI

Ecco il testo della preoccupante e più che preoccupata missiva.

“Caro Kamran Abbasi, Covid non ha più bisogno di un programma di vaccinazione, dato che l’età media della morte per Covid nel Regno Unito è di 82 anni e per tutte le altre cause è di 81 anni e in calo”.

Il legame con coaguli, miocarditi, infarti e ictus è ormai ben accertato, così come il legame con mielite e neuropatia”.

“Tuttavia, ora c’è un altro motivo per interrompere tutti i programmi di vaccinazione. Come oncologo praticante, vedo persone con malattia stabile progredire rapidamente dopo essere state costrette ad avere un richiamo, di solito per poter viaggiare”.

“Anche all’interno dei miei contatti personali, vedo una malattia basata sulle cellule B dopo i richiami. Molti si sono ammalati pochi giorni o settimane dopo il richiamo; uno sviluppava la leucemia, due colleghi di lavoro linfoma non Hodgkin e un vecchio amico che si sentiva come se avesse avuto il Long Covid da quando aveva ricevuto il richiamo e al quale dopo aver subito una grave malattia ossea con forti dolori, sono state diagnosticate metastasi multiple da una rara malattia delle cellule B”.

Prosegue il drammatico appello dell’oncologo britannico: “Ho abbastanza esperienza per sapere che questi non sono gli aneddoti casuali che molti suggeriscono, soprattutto perché lo stesso schema si sta osservando in Germania, Australia e Stati Uniti”.

“I rapporti sulla soppressione immunitaria innata dopo l’mRNA per diverse settimane si adatterebbero, perché tutti questi pazienti fino ad oggi hanno melanomi o tumori a base di cellule B, che sono molto suscettibili al controllo immunitario; e questo è prima dei rapporti sulla soppressione del gene soppressore da parte dell’mRNA in esperimenti di laboratorio”.

Secondo un recente studio clinico pubblicato sul sito web dell’università di Harvard, si registra un drammatico aumento dei cancro nelle persone sotto i 50 anni”.

Uno studio condotto da ricercatori del ‘Brigham and Women’s Hospital’ rivela che l’incidenza di tumori ad esordio precoceinclusi seno, colon, esofago, reni, fegato e pancreas – è notevolmente aumentata in tutto il mondo”.

Da noi, nei salottoni tivvù di Rai, Mediaset e La7, tutti zitti e muti. I giornali oscurati.

Ma forse, ormai, stiamo vivendo in un mondo distopico.

 

COMMISSIONE, PARLA DONZELLI

Prendiamo il caso della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid’ promessa e prossimamente promossa dal governo Meloni.

Un paio di giorni fa ne ha parlato, intervisto da ‘La Stampa’, il braccio destro di Giorgia Meloni, Giovanni Donzelli, che non ha ricevuto alcun incarico ministeriale perché regge e organizza, in pratica, il partito, Fratelli d’Italia.

Ecco alcuni passaggi dell’intervista. “Il parlamento ha il dovere di fare chiarezza su tutto e soprattutto sul piano pandemico e le commesse di quei mesi. Dall’opposizione abbiamo chiesto molte volte di vedere i documenti, ma la trasparenza è mancata”.

Il premier Giorgia Meloni con Giovanni Donzelli

Sullo spirito che dovrà animare la Commissione, così ha risposto: “Pacificare il popolo con le istituzioni. I primi a meritarlo sono medici, infermieri, personale sanitario e tutte le persone che hanno perso i loro cari. Il Movimento 5 Stelle, se non ha nulla da nascondere, sono sicuro che vorrà collaborare. Gli errori degli esseri umani sono comprensibili. Noi, però, vogliamo capire se qualcuno ha guadagnato con la gestione della pandemia. Ai vaccini pensa la scienza, noi stiamo parlando di politica. I regali ai No Vax si fanno non rendendo pubblici i documenti. I deliri di alcuni No Vax si nutrono proprio dell’opacità”.

Sui tempi della Commissione poi osserva: “Noi contiamo di istituirla presto, ma lo sviluppo dei lavori andrà oltre alla data delle Regionali. In ogni caso non faremo campagna elettorale su questi temi”.

Ancora: “Potrebbe emergere che molte delle colpe attribuite alla Lombardia siano invece state del governo centrale, come dimostra la vicenda delle zone rosse. In Lombardia non si sono dovute mandare al macero le mascherine come nel Lazio”.

E conclude: “Qui non ci sono No Vax. I vaccini hanno salvato le vite. Quello che noi contestiamo sono le scelte politiche, l’obbligo vaccinale e il Green Pass”.

Abbiamo voluto mettere a confronto le due prese di posizione, proprio perché pare si viva su pianeti diversi.

Nessuna preoccupazione sulle tragiche cifre sugli ‘effetti avversi’ che ormai circolano in tutto il mondo (e rese chiare dall’oncologo britannico) e fanno tremare la popolazione, perchè, secondo il Donzelli pensiero’, tutto è ok, “i vaccini sono sicuri e hanno salvato molte vite”.

E’ assodato, la nostra ‘Commissione parlamentare d’inchiesta’ sarà un clamoroso flop: si ridurrà – come era stato già anticipato in qualche modo nell’entourage meloniano – a una piccola indagine di tipo amministrativo, caso mai per vedere se c’è stato qualche imbrogliuccio sugli appalti, le forniture per i banchi a rotelle o per i tamponi. Finita lì. Un’amena discussione a bordo del Titanic, tanto per “pacificare il popolo con le istituzioni”, perché, poi “gli errori sono umani”. E quindi la chicca: “Ai vaccini pensa la scienza”.

Ma siamo su ‘Scherzi a parte’ oppure al ‘Cottolengo’? Ci è o ci fa, il maggiordomo meloniano?

Si rende almeno conto, Donzelli, delle baggianate che dice e, soprattutto, della totale sottovalutazione di quello che è successo in Italia (e anche nel resto del mondo?). Basta solo parlare un po’ di Green Pass per mettersi la coscienza a posto?

 

DONZELLI, ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

A proposito, il dotto Donzelli, il Meloni 2 di Fratelli d’Italia, ha mai letto qualche paginetta tratta dal ‘British Medical Journal’, che sono un autentico pugno nello stomaco e mettono sotto accusa, in modo pesantissimo e soprattutto documentatissimo sotto il profilo scientifico, questi vaccini che noi continuiamo tranquillamente a somministrare, rincarando le dosi? Che accendono i riflettori sulle tresche di ‘Pfizer’ sulla pelle dei cittadini di tutto il mondo?

Ha letto qualcosa, il solerte Donzelli, di quanto sta succedendo in un’omologa ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sui vaccini’ varata un paio di mesi fa dal Parlamento europeo e dalla quale sta emergendo “il più grande scandalo da quando esiste l’Unione Europea” (come ha denunciato il membro olandese della Commissione), centomila volte più grosso del ‘Qatargate’ (che pur c’è) servito solo per gettar fumo negli occhi e distogliere l’attenzione dal ‘Pfizergate’?

Ha letto che il Ceo di Pfizer, il veterinario greco Albert Bourla, si è rifiutato per ben due volte di essere interrogato dai membri della Commissione?

Ha mai saputo quali sono i ‘capi d’accusa’?

Ursula von der Leyen con Bourla

Ossia i contratti di fornitura stipulati via sms (poi spariti) tra il Commissario Ue Ursula von der Leyen da 71 miliardi di euro, non proprio noccioline? E noi vogliamo saperne sui banchi a rotelle…

E, soprattutto, i commissari Ue vogliono risposte certe, chiare, precise, documentate sotto il profilo scientifico sia sull’efficacia che, soprattutto, sulla sicurezza dei vaccini.

Il burlone Bourla – che vuol evitare a tutti i costi di rispondere su questi temi, perché non sa che pesci prendere – ha mandato allo sbaraglio, al suo posto, la responsabile dei mercati esteri di Pfizer, Janine Small, che ha farfugliato poche e poco comprensibili frasi, del tipo “eravamo in emergenza, sapete…”, “bisognava pur fare qualcosa … dare qualche prodotto”.

Nessuna cifra, nessun dato, nessun elemento su contratti, efficacia e sicurezza. Zero assoluto.

Proprio il ‘British Medical Journal’ ha documentato, carte alla mano, quasi fin da subito (ossia dopo un paio di mesi dalle prime somministrazioni vaccinali) che quell’efficacia del 90 per cento circa sbandierata da Pfizer e Moderna non poteva neanche sfiorare il 20 per cento.

E ancor peggio andava sul versante della sicurezza: perché i ‘trials’ di Pfizer sono stati ‘taroccati’, come ha rivelato al BMJ una responsabile dei centri Pfizernegli Usa per le sperimentazioni dei vaccini; e non sono stati assolutamente rispettati i ‘tempi’ previsti, con una dead line fissata al 31 dicembre 2023, quindi a fine di questo anno. Per questo si tratta – come ormai anche i bimbi sanno – di vaccini ancora ‘sperimentali’ e di cittadini usati come vere e proprie ‘cavie’.

Può bastare, se lo sostiene perfino lo stranoto ‘British Medical Journal’?

Noi, invece, ci balocchiamo tra quisquilie e pinzellacchere. Mentre i cittadini di tutto il mondo muoiono come le mosche per gli effetti avversi provati dai vaccini, soprattutto tra i più giovani e con danni spesso irreparabili (tantissime volte letali, con infarti che non lasciano scampo) a carico del sistema cardiocircolatorio. Oppure con un esponenziale aumento dei tumori, come documenta l’oncologo britannico nella sua drammatica lettera inviata al BMJ.

 

SU COSA DOVREBBE INDAGARE LA COMMISSIONE

In conclusione, visto che Commissione si farà, abbia qualcuno almeno il coraggio civile, morale e politico di non ridurla a una sceneggiata, perché siamo di fronte ad una tragedia di dimensioni    epocali. Si evitino, per favore, gli aspetti burocratici, amministrativi, contabili.

E si vada dritto al cuore dei problemi.

Partiamo dalla fase iniziale, quella dei primi dieci mesi di pandemia senza vaccini.

Roberto Speranza

Perché la popolazione italiana è stata obbligata al diktat ‘Tachipirina e Vigile Attesa’ impartito dal governo Conte e, soprattutto, dal ministro della Salute (sic) Roberto Speranza, e, ancor più, avallato e promosso dal famigerato ‘Comitato Tecnico Scientifico’, tra l’altro impegnato a sfornare cifre a vanvera su morti per Covid e con Covid?

Perché sono state di fatto impedite le autopsie, l’unico modo per accertare la vera causa del decesso?

E soprattutto. Perché sono state vietate le CURE e i FARMACI che ben esistevano in commercio, e pure a modici prezzi (forse proprio questa la loro ‘colpa’): come, per fare solo un paio di esempi, l’idrossiclorochina (usata con grande successo in Francia, per impulso del direttore del più importante Ospedale – quello di Marsiglia – per le malattie infettive, Didier Raoult), oppure l’invermectina?

Perché si è dovuta attendere l’ordinanza del Consiglio di Stato del 12 dicembre 2020 per legittimare l’uso dell’idrossiclorochina come farmaco basilare per fronteggiare il Covid-19 fin dai suoi primi sintomi?

Didier Raoult

Quante vite di sarebbero potute salvare ‘disobbedendo’ al folle diktat ‘Tachipirina e vigile attesa’ che ha affollato gli ospedali, le urgenze, costretto i pazienti alle intubazioni e alle inevitabili morti?

Quante persone si sarebbero potute curare a casa, domiciliarmente, con l’aiuto dei medici di famiglia, utilizzando protocolli semplici ed efficaci, che esistevano: azitromicina, brufen, vitamine, zinco, per dirne il primo che viene alla mente?

Un’indagine ad hoc, comunque, va fatta sui ‘falsi positivi’, causati con ogni probabilità da test taroccati e quindi inaffidabili, da tamponi che fornivano dati sballati e comunque tali da falsare le statistiche quotidianamente sfornate da un CTS a questo punto complice della tragica sceneggiata.

Passiamo alla seconda parte, quella caratterizzata dalle ‘campagne vaccinali obbligatorie’.

Primo quesito: come si possono rendere obbligatori vaccini sperimentali? La Corte Costituzionale, nella sua fresca pronuncia, è stata pilatesca; del resto gli interrogativi ai quali doveva rispondere non erano ben mirati. Ha però commesso un grave errore: avallando quella politica governativa-scientifica del tutto sballata, fallimentare e anche letale per molti, per troppi.

Ma ancora una volta le domande-base non possono che riguardare efficacia e, soprattutto, sicurezza dei vaccini.

 

I VERI INTERROGATIVI DA AFFRONTARE

Come mai il Ministero è stato zitto e muto, fidandosi ciecamente di quella Scienza che significava solo i maxi interessi di Big Pharma, ossia di ‘Pfizer’, ‘Moderna’ &C. che hanno realizzato profitti con la pala distribuendo al mondo vaccini che sapevano bene essere del tutto inefficaci e soprattutto insicuri, anzi dannosi per la salute? E, quindi, sostanzialmente fregandosene della salute di tutti i cittadini?

Basti fare solo un fresco esempio: i CDC (‘Centers for Deseases Control’) americani hanno mesi fa finalmente divulgato dei dati che più tragici non si può, oltre 10 milioni di effetti avversi negli Usa da quando sono cominciate le somministrazioni vaccinali.

Perché non ha detto una parola, una sola parola, la nostra   massima autorità scientifica in campo sanitario, ossia l’Istituto Superiore della sanità?Non aveva nulla da obiettare, anche sottovoce, nessun piccolo dubbio?

Come mai zitta e muta l’AIFA, ossia l’associazione che raggruppa le aziende farmaceutiche? Tutto ok anche per loro, e anche per il loro vertice, l’ottimo virologo Giorgio Palù, che ha il merito di aver definito da par suo la ViroStar Andrea Crisanti come uno ‘zanzarologo’?

Andrea Crisanti

Erano davvero convinte di quello che dicevano – o rispondevano ad altre logiche e ad altri interessi – le tante star della virologia (ma quelli autentici, specializzati in virologia, si contano sulle dita di mezza mano) che per oltre due anni e mezzo (ma ora stanno tornando!) hanno raccontato agli italiani bufale e fake news con la pala? Disinformando totalmente in modo, questa volta sì, realmente scientifico?

Era davvero convinto di quel che diceva – oppure in stato di ubriachezza – la guest star del salottino di Fabio Fazio, al secolo l’allergologo-massone Roberto Burioni, quando a settembre 2021 (cioè dopo dieci mesi di vaccini) per rassicurare gli italiani sulla loro sicurezza, diceva serioso: ‘sapete quanti sono i morti per vaccino in tutto il mondo? Uno, 1 solo, in Nuova Zelanda’? E come mai nessun dirigente RAI, così come nessun membro della inesistente ‘Commissione di Vigilanza Rai’ si è sentito in dovere di cacciare a pedate Burioni dalla trasmissione pubblica e di dare di benservito a Fabio Fazio?

 

Un ultimo suggerimento alla Commissione parlamentare che verrà: per cercare di salvare la baracca (è vero, è tardi, ormai, perché molte vite non possono più essere resuscitate) non prevedere ‘Test Genetici’ ad hoc per verificare se il fisico del ‘somministrando’ può sopportare, soprattutto a livello cardiocircolatorio, l’impatto dei vaccini, ovviamente soprattutto quelli a RNA messaggero?

Lo propone da tempo uno dei pochi virologi autentici sul campo, Giulio Tarro, per questo ovviamente boicottato dai grandi media: solo un’apparizione a inizio pandemia da Bruno Vespa di pochi minuti dopo mezzanotte e basta.

Allievo prediletto di Albert Sabin che scoprì l’antipolio (eppure   viene etichettato come no-vax, per il solo fatto che predica ‘cautela’ e ‘precauzione’ nell’uso dei vaccini, e a maggior ragione di quelli sperimentali anti-covid, come del resto per tutta la vita ha fatto il Nobel per la Medicina Luc Montagnier), Tarro ha appena firmato ‘Covid-19 – La fine dell’incubo’, dove oltre a criticare le politiche governative e ‘scientifiche’ (sic) durante la pandemia e a sottolineare tutti i dubbi su efficacia & sicurezza dei vaccini anti-covid (soprattutto quelli a RNA messaggero), illustra proprio la fondamentale importanza dei ‘Test Genetici’, che andrebbero resi gratuiti per tutti (visto l’attuale alto costo) e anche obbligatori prima di essere vaccinati, proprio è lo Stato ha reso obbligatori i vaccini.

Se ne parlerà di ‘sicurezza’, ‘efficacia’ e ‘test genetici’, oltre che   di tutte le gravissime responsabilità nei primi dieci mesi della pandemia, alla neo Commissione? Staremo a vedere.

 

N.B. Lo ribadiamo ancora una volta. Sono tanti, troppi i link che dovremmo indicare per rileggere articoli pubblicati dalla ‘Voce’ in   questi ultimi tre anni sulla pandemia.

Vi suggeriamo, perciò, di andare alla casella CERCA, all’inizio della barra a destra nella home page del nostro sito, e digitare il nome e cognome del personaggio oppure della società che vi interessa. Potrete trovare un mare di articoli e inchieste.


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