L’impegno non rispettato

La promessa da marinaio di lungo corso abituato a non mantenerle: “Assumere un potente antivirale che agevoli la terapia del silenzio sulla ‘berlusconite’, caso che per anni ha riempito pagine di quotidiani e periodici, di Telegiornali e affini. Salta Il ‘fioretto’ di ignorare il caro amico di Putin, maximum oligarca accolto nella tenuta della Sardegna con feste, festini e allegre partecipazioni ai bunga-bunga.  Benché in età da acciacchi articolari, cardiaci e mentali, il Silvio Fininvest è sottoposto allo stress di una rinnovata notorietà impossibile da ignorare, ovvero del famigerato processo Ruby ter, a un suo step giudiziario che compie in questi giorni la durata di otto anni. Alle lentezze di sistema si è sovrapposto un numero inverosimile di rinvii, ottenuti da Berlusconi con lo stratagemma di ricoveri nella struttura ospedaliera del suo medico personale.

Tiziana Siciliano, procuratore di Milano, pubblico ministero, non fa sconti al ‘cavaliere’: “Ad Arcore violenza grave, Silvio Berlusconi è il sultano. Violenza orribile contro le donne: è un fatto storico che ospitasse schiave sessuali. Otto anni per la prima sentenza del caso Ruby ter. Se un processo può arrivare alla pronuncia di primo grado in questi tempi vuol dire che il sistema ha fallito”. Quel che resta oggi sono le prove evidenti della corruzione. Dal sequestro di cellulari emergono dati, fotografie, materiale probatorio mai analizzato. Provano il consolidato sistema prostitutivo di Arcore con al centro le ragazze, anche una minorenne, che hanno mentito (“serate come cene conviviali”) in cambio di bonifici, appartamenti, auto.  È fissata per martedì prossimo la richiesta del Pm di condanna per Berlusconi, accusato di aver pagato profumatamente le ‘schiave sessuali’ delle serate ad Arcore per mentire sulla natura degli incontri, e per gli altri 28 imputati (anche Ruby). La Siciliano: “A palazzo Grazioli e villa San Martino succedeva qualcosa di medioevale, di ‘Boccaccesco’, moralmente discutibile. Guardiamo con ribrezzo a questa violenza orribile sulle donne, offerte da Emilio Fede”.  Veronica Lario, l’ex moglie: “Quello che emerge è un ciarpame senza pudore”. Contestati a Berlusconi i reati di corruzione in atti giudiziari e di falsa testimonianza. I difensori del ‘cavaliere’: “Dal pm epiteti che rischiano di scivolare nel cattivo gusto”.

Come ignorare tutto questo? Non si piò e ci accompagna all’amaro presentimento sul sistema giudiziario, che da qualche tempo sembra incamminarsi sul percorso di un incomprensibile buonismo nei processi che vedono imputati i politici corrotti, i potenti di ogni genere. Non sorprenderebbe una prossima sentenza di piena, quanto assurda assoluzione del ‘cavaliere’ a conclusione del Ruby ter.

Spieghi la figlia di Enrico Berlinguer cosa induce a ospitare Orsini, presenza fissa del suo programma, di  un russofono, pro Putin, divenuto alter ego del ‘montanaro’ Corona: a Cartabianca è scontro tra Orsini e Ruggieri, deputato di Forza Italia, sul tema Putin, dell’aggressione russa all’Ucraina.  Grida e insulti che la Berlinguer non riesce a placare. Ruggeri: “Posso dire che è un po’ offensivo stare qui a sentirla, non siamo tutti più scemi di lei”. Orsini: “Nel suo caso qualche dubbio lo avrei, lei è un mitomane in cerca di attenzione, dice stupidaggini”. Ruggieri: “Lei è uno squilibrato, un povero cretino”. E sono sempre più insistenti le voci su una possibile chiusura del programma che potrebbe non trovare posto in palinsesto per il prossimo anno. Motivo, “la linea editoriale non gradita”. Pesa certamente la vicenda Orsini, proposto dal programma con un contratto da 2mila euro a puntata poi bloccato dalla Rai. Alleluia!


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