GUERRA & COVID / QUANDO I NUMERI SONO TRUCCATI

Guerra e covid, i numeri sono taroccati.

Partiamo dalla pandemia. Solo oggi l’Istituto Superiore della Sanità ammette che “i morti per covid sono stati sovrastimati del 10 per cento”.

Se arrivano a riconoscerlo, di sicuro la percentuale è ben superiore. Del resto, anche le pietre ormai sapevano e sanno che le autorità politiche e sanitarie, dal Comitato Tecnico Scientifico che ne ha combinate di tutti i colori al ministro per la Salute Roberto Speranza alias ‘Tachipirina e vigile attesa’, hanno spudoratamente mentito in questi due anni, per creare ‘scientificamente’ paura & terrore nei cittadini, e renderli ‘sudditi’ pronti ad ingurgitare qualsiasi decisione, anche la più strampalata.

Si sapeva l’andazzo: il motociclista viene investito da un tir, arriva in fin di vita al pronto soccorso, gli fanno il rituale tampone d’ingresso, risulta positivo, il giorno dopo passa a miglior vita. E’     morto per l’incidente o per il Covid? Secondo le nostre geniali statistiche a causa del covid!

E così per tanti altri decessi, dal mattone che ti becca in testa al tumore che ti ammazza: ma se avevi ‘anche’ preso il covid, sei conteggiato come ‘morto di covid’.

A questo punto, altro che 10 per cento!

Stesso discorso per i ‘decessi causati dai vaccini’. Un numero risibile, sempre secondo i Soloni di casa nostra, i luminari che non assumerebbero neanche all’Enel. Quando invece fonti ‘diverse’ ma ben più autorevoli (come il ‘British Medical Journal’) sostengono e documentano esattamente il contrario: ossia che i rischi ‘da vaccino’ sono da prendere sul serio, i decessi sono molti, e c’è da temere soprattutto gli effetti a medio termine, in particolare per i bambini.

Pensate che a settembre 2021, nel corso della solita comparsata domenicale nel salottino di Fabio Fazio, l’allergologo-massone Roberto Burioni, per ridicolizzare chi osa parlare di vaccini da usare con ‘precauzione e cautela’ (come hanno sempre sostenuto il Nobel francese Luc Montagnier e il nostro Giulio Tarro, per fare solo due esempi), proclamò: “Sapete quanti morti hanno causato i vaccini in tutto il mondo? Uno, 1 di numero, è successo in Nuova Zelanda”.

Non era su ‘Scherzi a parte’ ma ‘A che tempo che fa’, una trasmissione della un tempo mitica Rai3, pagata quindi con i soldi degli italiani. Vergogna.

 

Eccoci ai secondi depistaggi, sempre ‘scientifici’, per alimentare caos & ingenerare panico. Stavolta in tema di guerra.

Queste le parole pronunciate il 14 aprile dal neo ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrij Yurash, nel corso di un’intervista rilasciata all’Agenzia Italia. Riferendosi alla situazione di Mariupol ha testualmente detto: “Quasi il 100 per cento di una città di mezzo milione di abitanti è ormai distrutta e circa 21 mila civili sono stati uccisi dai russi”.

Vediamo ora le ultime cifre fornite tre giorni prima, l’11 aprile, da una fonte più che autorevole, ossia l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani: “1.793 morti e 2.439 feriti tra i civili in tutta l’Ucraina dall’inizio della guerra (24 febbraio)”. Un numero ufficiale, incontestabile.

Quanti saranno, a questo punto, i morti in tutta l’Ucraina secondo il dotto ambasciatore? Uno che dà i numeri, Yurash, in evidente stato di ubriachezza; oppure costretto, dalla banda Zelensky, a dare i numeri.

Non contento, Yurash ha fatto il bis e poi subito concesso il tris. Prima rimproverando Papa Francesco per l’iniziativa di far camminare abbracciate, durante gli ultimi passi della Via Crucis, una donna russa e una donna ucraina. Poi ‘sconsigliando’ (una sorta di minaccia in pretto stile mafioso) di incontrare il patriarca ortodosso di Mosca Kirill.

Comunque, perfino un grosso canale televisivo americano, come CBC News, riconosce che gli Stati Uniti stanno mentendo spudoratamente al pubblico sulla guerra.

Ecco cosa scrive la reporter Caitlin Johnstone l’11 aprile: “NBC News ha pubblicato un nuovo rapporto che cita più funzionari anonimi degli Usa, umoristicamente intitolato ‘In una rottura con il passato, gli Stati Uniti stanno usando l’intelligence per combattere una guerra di informazione contro la Russia, anche quando le prove dell’intelligence non sono solide come una roccia’. I funzionari dicono che l’amministrazione Biden ha rapidamente tirato fuori ‘reperti d’intelligence’ sui piani della Russia in Ucraina ‘a bassa affidabilità’ o ‘basati più su analisi che su prove concrete’, o anche semplicemente false, al fine di combattere una guerra di informazione contro Putin”.

Continua la Johnstone: “Il rapporto dice che a questo scopo il governo degli Stati Uniti ha deliberatamente fatto circolare affermazioni false o scarsamente provate su imminenti attacchi con armi chimiche, sui piani russi di orchestrare false flag nel Donbass per giustificare un’invasione, sui consiglieri di Putin che lo hanno informato male, e sulla Russia che cerca forniture di armi dalla Cina”.

Più chiari di così…

Intanto, i venti di guerra (terza, e mondiale) soffiano sempre più forti. Alimentati in particolare da Usa e Gran Bretagna.

Gli americani, infatti, hanno appena spedito armi super sofisticate per quasi 1 miliardo di dollari a Kiev, dove è previsto a brevissimo lo sbarco di un ‘inviato speciale’ a stelle e strisce per coordinare le operazioni belliche.

Mentre sono di fabbricazione inglese i missili che hanno colpito l’incrociatore russo ‘Moskva’ a largo di Odessa.

Anche stavolta: segnali più chiari di questi sono difficili da immaginare…

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