PIANI PANDEMICI / GALERE & DEPORTAZIONI, DALL’AUSTRIA ALL’AUSTRALIA  

Da un capo all’altro del mondo si moltiplicano le misure stile nazi per fronteggiare e reprimere le crescenti ondate di dissenso sulle politiche di gestione della pandemia.

A quanto pare in Austria – secondo le rivelazioni del sito di controinformazione ‘Renovatio 21’ – “i cittadini che si rifiutano di sottoporsi alla vaccinazione imposta dal governo di Vienna potrebbero affrontare pene detentive e ingenti multe per il mancato rispetto della legge pandemica. Si tratta del primo Paese che parla apertis verbis dell’uso del carcere per punire i dissidenti: si parla di quattro settimane in prigione qualora si rifiuti il siero genico sperimentale”.

Conferma il quotidiano ‘Die Presse’: “Sanzioni dure per coloro che si oppongono alla vaccinazione obbligatoria (a partire dal 1 febbraio 2022, ndr) in Austria. Secondo una bozza che è trapelata, le persone che snobbano la convocazione per la vaccinazione contro il covid dopo che l’immunizzazione è diventata obbligatoria, potrebbero incorrere in multe fino a 8.100 dollari o diverse settimane dietro le sbarre”.

Tutto in base a quanto verrà stabilito dal ‘Covid-19 Vaccination Prevention Act’.

Se passerà, la legislazione rimarrà in vigore per almeno tre anni, e il governo dovrà decidere se la guarigione dal covid potrà rappresentare un’esenzione ragionevole. Il disegno di legge renderà obbligatorie anche tutte le dosi di richiamo che, come si prevede, avverranno a distanze temporali sempre più ravvicinate, vista la progressiva perdita di efficacia del vaccino, anche per via delle varianti.

Di male in peggio, eccoci alle news dall’Australia.

Dettaglia ancora ‘Renovatio 21’: “L’esercito australiano ha iniziato a trasferire con la forza i residenti dello Stato dei Territori del Nord nel campo di quarantena di Howard Springs, situato nella città di Darwin, dopo che nove nuovi casi di covid sono stati identificati nella comunità Binjari. L’operazione arriva dopo che sono stati istituiti duri lockdown nelle comunità di Binjari e della vicina Rockhole”.

Secondo il primo ministro del Territorio del Nord, Michael Gunner, “i residenti di Binjari e Rockhole non hanno più i cinque motivi consentiti per lasciare le loro case”, i cioè acquisto di cibo e forniture, esercizio fisico fino a due ore, cura o assistenza, lavoro o istruzione qualora non possa essere svolto a casa, vaccinazione ma nel luogo più vicino possibile.

Ora “possono uscire solo per cure mediche, in caso di emergenza o come previsto dalla legge”.

Reparti dell’esercito verranno impiegati per il trasferimento coatto dei residenti. “I camion militari pandemici – commenta ‘Renovatio’ – che a Bergamo trasportavano bare e cadaveri, ora in Australia stanno cominciando a rilocare cittadini vivi”.

Sono consapevoli, le autorità, dei negativi effetti di tale ‘politica’ sulla popolazione, ma se ne fregano e tirano dritto: “siamo consapevoli del fatto che tutto questo può avere un certo impatto sulla salute mentale delle persone e sul loro benessere generale”, dichiara a NT News il commissario di polizia Jamie Chalkner.

Incalza Gunner: “Sì, queste sono misure forti, ma la minaccia alle vite è estrema. Se sei anti-obbligo, sei assolutamente no vax. Non mi interessa quale sia il tuo stato vaccinale. Se tu sostieni o dai il via libera a chiunque discuta contro il vaccino, tu sei assolutamente un no vax, il tuo stato vaccinale diventa irrilevante”. Perfettamente democratico!

Il presidente dell’associazione medica del Queensland, un altro stato australiano, ha dichiarato che i non vaccinati saranno “infelici e soli per tutta la vita”. Sono state impartite disposizioni ai nonni di “non avvicinarsi ai nipoti”, mentre il responsabile della Sanità del Nuovo Galles (un altro stato) ha scoraggiato “le conversazioni tra conoscenti”. Nello stesso Nuovo Galles si è arrivati a proporre il carcere per i non vaccinati “qualora cerchino di entrare nei negozi”.

In tutta l’Australia, comunque, la quarantena già obbliga i cittadini a scattarsi ‘selfie geo-tracciati’, in modo tale che le autorità siano a conoscenza, praticamente in ogni momento, di dove ti trovi.

E non mancano episodi degni di film tipo ‘Fuga per la vittoria’. Le ultime notizie, infatti, parlano di diversi ragazzi fuggiti in modo rocambolesco dalla ‘Quarantine Facility’ (ossia la ‘Struttura di quarantena’, un neo lager) di Howard Springs. Ne ha parlato anche il notiziario di ‘ABC Australia’, secondo cui i ragazzi si trovavano nel ‘campo’ anche se perfettamente sani e addirittura vaccinati. Eppure erano stati trascinati lì dalle truppe australiane in perfetto assetto di guerra, così come gli altri residenti.

Siamo nel bel mezzo di un horror movie distopico?

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