LE SCOPERTE DEL ‘RIFORMISTA’ / IL NUOVO GRAMSCI E’ MARIO DRAGHI 

Ricordate Mario Tronti, lo storico della classe operaia, un mito per tanti della sinistra di un tempo che fu?

Bene. Mercoledì 27 ottobre il Riformista diretto da un ex comunista come Piero Sansonetti ed edito da mister Consip, Alfredo Romeo, ha un’apertura tutta su Tronti, al quale viene dedicata un’intervista.

Il titolo, più o meno, recita così: “Mario Tronti: sinistra, dimentica l’Ulivo, punta tutto su Draghi”.

Non è la prima; in una precedente occasione il professore incitava il Pd a buttare a mare l’alleanza con i 5 Stelle.

Ma ora siamo al massimo. Da poco compiuti i 90 anni, secondo il Riformista, lo storico della classe operaia completa una inversione a U,      si esibisce in una piroetta di 180 gradi (non di 360, perché si sarebbe ritrovato allo stesso posto). Ma di 180 sì, quanto basta per traslocare dalla classe operaia – che nel frattempo non è certo finita in Paradiso – direttamente tra le braccia di Mario Draghi, fino a qualche anno fa il Diavolo in persona.

Come dire: dalle utopie di un mondo del tutto diverso, dalla difesa degli ultimi, ai bastioni dell’alta finanza, alle oligarchie che dei diseredati se ne fottono, anzi li eliminano dalla faccia della Terra man mano (e caso mai via pandemie).

Prendiamo l’ultima. Fino a qualche tempo fa, solo qualche mese fa, i licenziamenti erano ancora un tabù, pur se sempre più appannato.

Ora, nel giro di poche settimane, di giorni, il problema è stato miracolosamente risolto grazie al magico ‘Green Pass’. La ultradecennale battaglia dei padroni, di Confindustria per avere mano libera nel mercato del lavoro, decidendo i licenziamenti a proprio piacere, è stata vinta senza neanche combattere, portata a casa con un gioco di prestigio. Il super coniglio uscito dal cilindro del Mago Draghi: proprio il Green Pass, attraverso cui è già possibile, ora e subito, licenziare un buon 10 per cento (in molti settori un 15) della forza lavoro che non si vaccina, quindi non ottiene il taumaturgico Green Pass.

Ha detto qualcosa sui licenziamenti ormai non facili, ma facilissimi, il prof Tronti? Neanche da chiedersi se il Riformista gli ha rivolto una domandina del genere, visto le serali performance pro Green Pass e i volgari insulti quotidianamente rivolti da Sansonetti a coloro i quali ‘osano’ mettere in dubbio efficacia e soprattutto sicurezza dei vaccini.

Ma la scoperta che oggi per la Sinistra il nuovo Lenin, oppure il redivivo Gramsci si chiama Mario Draghi è davvero colossale.

Da Pulitzer per chi l’ha scoperto, da Nobel per chi l’ha detto.

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