Altro che matti in ‘Via dei Matti’

Nella piazza romana che fu del Popolo, ora ‘Largo dei Matti’, operai forzanovisti specializzati hanno montato il tendone del “Circo Squinternati d’Italia”. All’interno si agita febbrilmente il magma eterogeneo delle destre, pericolo incombente benché minoritario ed emula il trasformismo di Fregoli, si traveste per la rappresentazione a puntate dello psicodramma “Come sabotare il Bel Paese”. Dai gilet gialli ai neri dell’assalto a Roma si snoda il filo conduttore di rigurgiti fascisti sempre più espliciti oltre che più violenti. Sotto il tendone ferve la voglia di fascio-sfascio e accende una miccia dopo l’altra le mine piazzate in punti strategici, che esplose dovrebbero far saltare le difese del ‘nemico’ e sostenere l’ambizione di espellerlo dal ruolo di tutore della democrazia, giudicato ‘fastidioso’ ostacolo alla successione di un robusto regime dittatoriale. Specialmente attiva è un ex borgatara, titolare di indubbia furbizia, sostenuta dalla speranza di diventare unica donna di potere in un mondo tenacemente maschilista. Il suo biglietto da visita: “Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana”. Ella ha mente fertile. Investita dall’improbo onere di assolvere i suoi ‘Fratelli d’Italia’, riconosciuti sodali dell’estremismo fascista, che ha ridotto Roma a città preda di squadristi, ha fatto ricorso alla fantasia femminile e ha inventato questo copione da fiction di infimo genere: ‘L’assalto alla Cgil, gli scontri con la polizia, l’assedio a Palazzo Chigi, sono frutto di un perverso disegno della sinistra (del Pd) per screditare la destra e favorire i candidati del centrosinistra a Roma e Torino impegnati nel ballottaggio”. Caspita che idea! Ecco l’alato pensiero della Meloni: Letta, segretario del Pd, Landini, segretario della Cgil, avrebbero assoldato i vertici del nazifascismo, di Forza Nuova per offrire all’elettorato un motivo (in più, ndr) di votare Gualtieri e Lo Russo.  La ‘Repubblica’, sul surreale scenario inventato da ‘Io sono Giorgia’ commenta: “Capriola semantica la definizione di Fratelli d’Italia vittime di una strategia della tensione”.

Dar credito alla ‘brillante idea’ della Meloni equivale a ritenere verosimile che Letta e Landini abbiano incontrato Fiore e Castellino, i due capoccia di Forza Nuova arrestati per i fatti di Roma. Tutti e quattro seduti al bar, in piazza di Spagna, mentre tra un ‘maritozzo’ e un cappuccino concordavano i dettagli dell’assalto alla sede della Cgil e come scatenare la guerriglia urbana. C’è altro sulla pista dei Circo dei Matti: con la regia di Salvini e Meloni la follia dei No Vax, dei No Pass, si trasforma in attacco diffuso alla stabilità del Paese, riconquistata a fatica con il rigore nell’applicazione dei pacchetti sicurezza anti Covid. Contestare vaccinazione green pass è la scelta suicida di chi pensa al ‘tanto peggio’ e attacca il governo fingendo di non sapere che ogni ostacolo all’immunità rischia nuove ondate della pandemia, un’altra devastante ricaduta nella crisi da cui appena ci stiamo liberando. La destra contesta la scelta della manifestazione indetta dalla Cgil per dopodomani a Roma, perché influenzerebbe l’esito dei ballottaggi. Non è così, ma fosse pure un’iniziativa a favore del centro sinistra, come condannarla se parte da Landini, bersaglio della violenza fascista che ha fatto irruzione nella sede del sindacato, e l’ha devastata? Messaggio a “Io sono Giorgia”; sveglia, l’Italia s’è desta!

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