Viva l’Italia, l’Italia che resiste

Niente di nuovo sotto il sole dell’Italia: scandali e corruzione non risparmiano nessuno. Parlamentari, manager, faccendieri. mafiosi, professionisti. Nell’arco di tempo che va dalle prime luci del giorno alle ore piccole della notte, i media hanno pescato nel mare magnum del malaffare due o tre soggetti molto poco raccomandabili (Fidanza-Lavarini, lobby nera) di Milano implicati Fratelli d’Italia) il portavoce  di Salvini Luca Morisi (droga), una Mussolini,  più votata alle circoscrizioni di Roma, l’avvocato Di Donna ex socio dello studio legale di  Giuseppe Conte, indagato (una tangente di 400mila euro), l’infettivilogo Galli, accusato di favoritismi nel rebus delle selezioni per l’acceso alla Facoltà Statale di medicina. Continuità con le ‘faccende’ descritte, con il garbuglio delle elezioni con cui si è  appena conclusa la prima tornata della gara a tappe per il governo di grandi città e medi, piccoli comuni. Ancora qualche nostalgico dei ‘bei tiempe ‘e ’na vota’ sceglie il candidato dopo aver ponderato con scrupolo idee, programmi, progetti.  I sindaci di grandi metropoli, quali sono Milano, Napoli, Bologna, possono già insediarsi nel palazzo del Comune, il resto, in grande evidenza si deciderà al ‘ballottaggio’. A Roma dove Gualtieri deve oltrepassare Michetti, la quarta vittoria del centrosinistra è sovrastata dalla spada di Damocle del 19% di sì ricevuto da Calenda e dalla Raggi. Il leader di ‘Azione’, ‘scherzando seriamente’ con i media ha detto “mai con Gualtieri se tira dentro i grillini”; la Raggi sembra voler cavalcare la tigre Di Battista che da sempre prova ad azzannare il Pd. Nel bel mezzo del guado in stand by, non passivo, Di Maio-Fico e Letta, ma soprattutto chi del grillismo è stato è definitivamente deluso e tifa per l’estensione dell’intesa con i dem che ha sostenuto l’elezione di Manfredi, neo sindaco di Napoli. Sullo sfondo, l’elogio ‘parenterale’ al decotto Berlusconi di Letta. che nella più consunta tradizione del post comunismo propone un nuovo ‘Olivo.

Da ‘Viva l’Italia’ di De Gregori: “Viva l’Italia, l‘Italia con gli occhi aperti nella notte triste

Nb oggi nota breve, perché debilitato da un noioso e doloroso accidenti per del mio povero stomaco.

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