Colpa di De Benedetti

Nella piena convinzione dei benefici di critiche oneste, non maligne, accolgo con pieno favore la contestazione giunta can toni garbati, ma perentori che mi attribuisce un colto, amichevole amico con un post di Facebook. Ha ragione: da quando il gruppo Gedi (Fiat), per colpa indifendibile di De Benedetti ha messo le mani sul quotidiano fondato da Scalfari, voce apprezzata dal popolo dei progressisti in cui mi riconosco non risparmiato a più riprese il giudizio sulla sterzata che ho definito ‘confindustriale’ che ha trasformato la linea editoriale con evidenti e forse irreparabili danni.  La vistosa inversione a ‘U’ si è manifestata in doppia direzione: ha perso quasi del tutto il rapporto quotidiano con l’empatia per i caposaldi della democrazia di cui la sinistra è custode e ha subito la costante pressione del nuovo ‘padrone’, clamorosa per la presenza costante di pagine promozionali del pianeta Fiat e dintorni e nella presenza a dir poco invadente della Juventus (Fiat), no solo nelle pagine della redazione sportiva. Talvolta ha esagerato, con titoli e spazi generosamente concessi a candidati della destra alle prossime amministrative, specialmente negli inserti delle redazioni periferiche. Voci forse impertinenti, ma non tanto, sussurrano, per il momento, che ai vertici del potente polo automobilistico sarebbe a buon punto la proposta di un referendum propositivo (per ora è previsto solo il modello abrogativo) per concludere la regressione del giornale ‘aziendale’ con il cambio della testata da ‘la Repubblica’ a ‘Stellantis’ che suona proprio bene e rappresenterebbe d’acchito il pool Fiat, Chrisler, Peugeot. Esagero? È probabile e mi assumo la responsabilità della constatazione: Oggi trequarti della prima pagina sono ‘preda di una gigantografia che mostra John Elkan, presidente dei Stellantis  in prima piano e alla sue spalle il  di Elon Musk fondatore del fenomeno imprenditoriale ‘Tesla’, al quale il giornale fa dire tra virgolette “Musk: nuove energie per creare il futuro” Il tema dello ‘storico incontro? Il ‘nucleare verde’ (utopia per cancellare il no al referendum contro le centrali atomiche). Capisco l’obiezione, scandalizzarsi per così poco, ammesso che sia poco: giusto sarebbe esagerato ma a confortare la contestazione per l’enfasi riservata all’evento (dialogo a distanza Elkan Musk, Italia-Texas) ci pensa il giornale che replica con quattro immagini di Musk, da maxi televisore lo scoop del collegamento in due pagine, sì due, un titolo da Nobel della creativitrà a caratteri cubitali che nemmeno lo sbarco dell’uomo su Marte giustificherebbe. Elkan e MUsk a confronto “Noi ottimisti per innovare”. Raccomando di non trascurare la ‘rivoluzione’ più che copernicana del sottostante sommario. Eccolo: L’inventore di Tesla e SpaceX: “Arrivati su Marte potremo anche colonizzarlo (proprio così, avete letto bene, ha detto ‘colonizzarlo’). Una cara amica mi ha rimproverato: “ma se la pensi così perché continui a leggere questo giornale?”  Rispondo, perché per alimentare le proprie convinzioni è d’obbligo frequentare quanto si condivide e quanto si contesta.

Lascia un commento