L’uso dei nebulizzatori per evitare gli sprechi energetici

Negli ultimi tempi a livello generalizzato c’è una maggiore attenzione nei confronti dei consumi energetici. Soprattutto in molti si sono resi conto di come sia fondamentale evitare gli sprechi di energia anche nelle consuete attività della vita quotidiana, per contribuire attivamente al rispetto dell’ambiente. In effetti possiamo fare davvero molto cambiando le nostre abitudini e adottando sistemi che ci aiutano a risparmiare dal punto di vista energetico. Tutto questo si traduce in un vantaggio, non solo per le nostre tasche, ma anche per quanto riguarda la sostenibilità ambientale. Ecco perché si va diffondendo sempre di più l’uso di dispositivi che possono garantire consumi energetici ridotti, come i nebulizzatori.

 

Gli ambienti in cui usare i nebulizzatori

Gli ambienti in cui si possono applicare i nebulizzatori sono i più vari. Per esempio i nebulizzatori da giardino sono particolarmente adatti ad essere utilizzati in quegli spazi aperti delle case, in cui, specialmente nella stagione estiva, si trascorre molto tempo.

Giardini e gazebo costituiscono degli ambienti particolari in cui è possibile utilizzare i nebulizzatori, perché in questo modo si riesce a garantire una temperatura piacevole e un ambiente più raffrescato.

Inoltre i nebulizzatori, con le loro caratteristiche specifiche, riescono a tenere lontani quegli insetti che si dimostrano fastidiosi, come per esempio le zanzare. Il tutto attraverso un sistema naturale, che evita il ricorso a pesticidi o ad altre sostanze di carattere chimico che possono fare male alla nostra salute e all’ambiente.

Ma come funziona il sistema di nebulizzazione dell’acqua per questi dispositivi? Andiamo a vederlo nei dettagli.

 

Come viene ottenuta la nebulizzazione dell’acqua

I nebulizzatori funzionano attraverso la nebulizzazione dell’acqua. Quando parliamo di nebulizzazione, facciamo riferimento alla trasformazione dell’acqua in particelle molto piccole, invisibili ad occhio nudo, perché è come se ci trovassimo in presenza di una nebbiolina di vapore freddo.

Perché possa avvenire questo processo, è fondamentale che l’acqua sia sottoposta ad un’alta pressione. Ed è proprio questo sistema che sfruttano i nebulizzatori. Da questi dispositivi l’acqua fuoriesce da appositi ugelli sotto forma di molecole che vanno da 5 a 15 microns.

L’acqua, quando entra nel nebulizzatore, viene sottoposta ad una pressione di 70 bar e trasformata così in acqua nebulizzata. Più alta è la pressione, maggiore sarà la velocità con cui l’acqua fuoriesce dagli ugelli. E proprio in seguito a questa velocità avviene la scissione delle molecole in piccolissime goccioline.

Nel momento in cui si decide di utilizzare i nebulizzatori, comunque bisogna tenere conto di alcuni fattori importanti, perché il processo di raffrescamento possa essere messo in atto nel migliore dei modi.

Bisogna considerare il volume dell’ambiente, la frequenza di utilizzo dei dispositivi e la loro modalità di impiego.

 

I vari usi dell’acqua nebulizzata

Tenendo conto di questi fattori importanti, possiamo comprendere al meglio quali sono i vari usi che si possono fare dell’acqua nebulizzata. Infatti, oltre che per il raffrescamento, l’acqua nebulizzata per esempio può essere usata per eliminare polveri e cattivi odori, per mettere in atto quindi un effetto di deodorazione.

Può essere utilizzata, come abbiamo già detto, per allontanare gli insetti, per ottenere un effetto di umidificazione oppure per mettere in atto degli effetti scenici.

Naturalmente, attraverso questi sistemi, non si realizzano effetti negativi, come per esempio può essere quello di bagnare le persone o le superfici. Si ha soltanto un abbassamento della temperatura e quindi si ha la possibilità di creare delle atmosfere più fresche e più gradevoli, anche quando l’afa si fa sentire particolarmente. Tutto questo con il vantaggio di badare comunque ai consumi energetici e a quelli idrici, che sono veramente molto ridotti. Si evitano così molti sprechi che spesso hanno un impatto ambientale da non sottovalutare.

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