Miss Giulia

Il vertice della terza rete Rai, in pieno tornado per la denuncia resa pubblica nel corso del concerto del Primo Maggio da Fedez, di un tentativo, sventato, di censura del suo monologo, ha fatto ricorso ai suoi pezzi da novanta (presidenza/direzione), a big di rinomata fama (Ranucci di Report, vice direttore, Fazio. storico conduttore) in qualità di difensori d’ufficio, indotti per ‘ragioni di campanilismo’ ad assolvere l’incauto suggerimento a evitare di far nomi di politici e di attaccare la Lega, in relazione allo stallo, che impedisce l’approvazione della legge contro l’omotransfobia. Nel clou della contrapposizione Fedez-Rai irrompe la signorina Giulia Berdini, fidanzata baby di Franco Di Mare, direttore di Rai 3: “Fedez è nullità (da che pulpito la predica! nrd) che grazie a qualche paraculo occulto sta facendo milioni sparando minchiate funzionali al sistema (sic, ndr), innocuo come un omogenizzato Plasmon. Somiglia a Cetto Laqualunque durante un comizio in un centro sociale ed è bisognoso di pubblicità e visibilità. Fedez è disgustoso, è l’ipocrisia del politicamente corretto”. È azzardato definire scurrile il supporto verbale  scelto per questo attacco? La Berdini, secondo informazioni interne, gestisce i servizi bar della Rai e così sarebbe scoccata la scintilla con il fidanzato. Si sono conosciuti tra una pausa caffè e l’altra. È distanziata anagraficamente da Franco Di Mare per 36 anni di differenza (in teoria potrebbe essere sua nipote). Si dice anche che abbia provveduto a qualche aggiustino di chirurgia plastica, ma potrebbe essere anche una cattiveria senza conferme e che può contare su 2000 follower (internauti) che la seguono su Instagram. Nell’esaltare l’appassionato innamoramento, Di Mare propone la seguente citazione: “Capisco anche che a guardarla da fuori la cosa appaia un tantino cliché. Il fatto è che non avevo messo in conto che, molto banalmente, il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce, come diceva Blaise Pascal molto prima di diventare un bigliettino nei cioccolatini. Ora so che è vero”. Il director di Rai3 raccontato dal ‘Fatto quotidiano’, che certo non è ostile al Movimento 5Stelle, a cui Di Mare deve la promozione a direttore di rete: “Nonostante una sequela di imbarazzanti performance, resta gloriosamente attaccato alla sua poltrona di viale Mazzini. Come quasi tutti quelli che hanno fatto carriera nella tv di Stato, è un maestro delle traiettorie trasversali. Naviga di poppa e di bolina, a destra e a sinistra, coi rossi, con gli azzurri e pure coi gialli”. Prima di entrare nelle simpatie dei grillini, era convolato a nozze con Renzi”. Per completezza di resoconto è giusto riportare la sterzata resa nota dalla fidanzata di Di Mare, in risposta a una marea di contestazioni: “Condivido le parole di Fedez, non le modalità”. Giulia Berdini ‘riarticola’ così la sonora, precedente bocciatura: “Ribadisco, per chi ha bisogno di consapevolezze. Io condivido ogni parola pronunciata da Fedez. La modalità e il contesto erano totalmente errati. Ma soprattutto perché omettere la verità e pubblicare una telefonata a metà? Bannatemi di nuovo…Ma io posso essere contro la legge Zan? Quando scrivo, leggete o il cervello lo utilizzate per dividere le orecchie?” Che dire. La signorina, benché giovane e non militante nel pianeta della partitocrazia, dimostra qualità di esperta navigatrice. Come si dice a Napoli “votta ’a petrella e ritira ’a manella” (tira il sasso e ritira la mano che l’ha lanciata). Nella lingua di Dante sul tardivo pentimento: ‘Lacrime di coccodrillo’ (il pianto dopo aver ingoiato e digerito il figlio. Ma insomma, cosa e chi autorizza la signorina del bar Rai a discettare come fosse esponente dei vertici di viale Mazzini. Da chi sia indotta a intrufolarsi nella questione Fedez? Non è proprio un mistero.

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