Un sabato di intriganti news

Confortano la sostenuta alacrità, la concretezza, il decisionismo di super Mario Draghi. Pur navigando in acque di diverso colore politico, l’augurio è che non sia distolto dal mandato di risanare l’economia del nostro Paese per ricevere il testimone da Mattarella e concludere la staffetta nella solenne dimora del Quirinale. E però, cosa rivela la sua lapidaria esternazione sul via libera del Senato alla cittadinanza italiana che il Presidente della Repubblica può concedere a Patrick Zaki, per sottrarlo a torture, a immotivata carcerazione? Draghi ha detto “Si tratta di un’iniziativa parlamentare, non coinvolge il governo” ed è “Una sciocchezza”, così commenta Fratoianni, una sciocchezza, che purtroppo legittima pericolosamente le capziose ragioni della astensione di Fratelli d’Italia al voto della mozione approvata dal Senato con 208 ‘sì’. Allora, un Draghi disinformato, distratto dall’impegno di far ripartire il motore produttivo dell’Italia? Non è credibile. Forse non è azzardato il sospetto che il suo ‘abbaglio’ nasconda il proposito di non disturbare l’operazione della commessa record di armi italiane all’Egitto, in cambio di clemenza per Zaki.

Pochi dubbi sulla subordinazione di parte non marginale del sistema giudiziario al potere politico. Per essere sincroni con l’attualità, orecchie aperte e occhiate vigili. Salvini andrà forse in carcere per aver commesso il grave reato di sequestro aggravato di persona? Certo che no. Berlusconi sarà condannato per aver corrotto i giudici del ‘Ruby ter’? Nemmeno. Ma parlamentari condannati come Formigoni (ovviamente esentato dallo scontare i reati in prigione), per decisione del Senato saranno associati all’assurdo riconoscimento del sontuoso vitalizio, grazie a una legge (emanata dal Parlamento e imposta alla magistratura), che priva dei trattamenti previdenziali solo i condannati per mafia o terrorismo, non (è il caso dei vari Formigoni) per corruzione e/o arricchimento illecito.  Con un triplo salto mortale il ramo del Parlamento, per legittimare questa assurdità ha omologato il vitalizio al reddito di cittadinanza, a suo tempo abolito per iniziativa di Laura Boldrini!!! E poi, quanti politici evitano il carcere grazie a tempi sospetti delle sentenze di prescrizione, alla potenza di super collegi di difesa, alla legge, che assolutamente non è uguale per tutti?

Achtung, attenzione. Se lo smartphone vi comunica che è in arrivo per voi un pacco, cancellate il messaggio, comunque non aprite il link suggerito, che nasconde un’inedita, pericolosa truffa.

Da non perdere (ah,ah!) l’inclusione di Emanuele Filiberto di Savoia nell’olimpo dei giudici del programma Mediaset ‘Amici’ per volontà di Maria De Filippi. Dopo la vendita ambulante del ‘principe’ di pasta nelle strade di New York si può mai criticare l’exploit della moglie di Maurizio Costanzo che lo coopta alla corte di un format televisivo di così alto profilo culturale (ah,ah)?

La canzone…“Si può fare di più, senza essere eroi”, si avvale di un testo di assoluto realismo (Morandi, Ruggeri, Tozzi): calza a pennello con casi, simile al seguente, causati dalla pandemia: il mancato reddito di uno studio legale, ovvero 80mila euro, è stato ‘compensato’ dal governo con la cifra di tremila euro! Si può, si deve fare molto meglio.

Gli Stati Uniti d’America, più accreditata democrazia mondiale. Il loro corrispettivo della nostra Istat rileva che il numero dei cittadini statunitensi è inferiore del 20% al numero delle armi in loro possesso. Nonostante Biden, a Chicago un ragazzino di tredici anni, con le mani alzate, è stato ucciso da un poliziotto. Lo racconta la raccapricciante scena di un filmato. A Indianapolis l’ennesima strage di innocenti, la quinta in un mese. Otto persone uccise da uno squilibrato.

Fuoco incrociato sul ministro della salute Speranza (anche due intere pagine di Repubblica) e sul presidente della Campania De Luca, mentre Lombardia e Valle d’Aosta, a guida leghista, sono in parallelo maglia nera nel contrasto alla pandemia e Fontana, pluri indagato, continua a presiedere l’esecutivo della regione cara a Salvini, il quale spera di mettere le mani su Roma con la proposta di Bertolaso sindaco.  Aspro il conflitto De Luca-Repubblica. Il giornale gli imputa vari reati con ampi e ripetuti capi d’accusa e in risposta è destinatario di querele. Che dire, diatriba molto poco appassionante.

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