Viva l’Italia?

De Gregori: “…Viva l’Italia…l’Italia tutta intera”. È l’unico rigo di una canzone di straordinaria intensità, in sintonia con l’esordio dell’articolo numero 11 della Costituzione che ammonisce “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Il nostro Paese, con un fatturato di settore in costante crescita, è nel ristretto ‘club’ mondiale dei produttori di armi e in particolare delle ‘major weapons’ (aerei, navi, sottomarini, carri armati, sistemi missilistici). I nostri clienti: Emirati Arabi, Turchia, Algeria, ma anche Israele, Marocco, Qatar, Taiwan, Singapore. Polonia, Norvegia. Un committente  molto speciale della nostra produzione è però l’Egitto di al Sisi, il Paese che ha torturato e assassinato Giulio Regeni, della proterva protezione omertosa a mandanti ed esecutori  del barbaro omicidio; il Paese dove Patrick Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna è in carcere da un anno, senza processo con la falsa accusa di propaganda eversiva; della dittatura che nega all’Italia il diritto di accertare la verità sull’omicidio di Giulio e la detenzione immotivata di Patrick. Il retroscena dell’impossibilità di scardinare la chiusura dell’Egitto alla richiesta italiana è più che sconcertante. Il governo egiziano, per non ammettere di essere responsabile dei due casi, avrebbe offerto all’Italia di fornire armi per la cifra di nove miliardi, operazione definita la ‘commessa del secolo’. L’operazione include anche sistemi militari non cedibili all’estero, perché coperti da segreto sulle rispettive tecnologie: due fregate, altre quattro navi, venti pattugliatori, 24 caccia Eurofighter e addestratori M346. Con questa vendita l’Egitto diventerebbe il primo acquirente di armi italiane e il tiranno al Sisi si accrediterebbe come partner ‘affidabile’, liberato dall’accusa di nascondere la verità sull’assassinio di Regeni e dalla responsabilità di tenere in carcere Zaki senza alcun motivo, di imprigionare e torturare politici, giornalisti, sindacalisti, docenti universitari in dissenso con il regime che non ha alcun rispetto per i diritti umani. Cosa induce l’esecutivo italiano a non rispettarne la violazione? Il sospetto è che l’inaccettabile cedimento sia omologabile al potere contrattuale, che in tutto il mondo condiziona i governi per il peso finanziario del settore sui bilanci dell’export. Non è improprio il riferimento all’elezione di Trump, ottenuta anche per il supporto sostanziale dei produttori americani di armi. Poche le voci di politici italiani in opposizione ai contratti italo-egiziani per la fornitura di sistemi militari (in sostanza quelle di Pd e Leu), sconcertate silenzio dei 5Stelle e, più grave, quello tombale di tutti gli altri partiti. Denunce e proteste dei movimenti pacifisti, delle associazioni che chiedono la verità sull’assassinio di Regeni e la scarcerazione di Zaki.  La famiglia di Giulio ha deciso di presentare un esposto “contro il governo italiano”. Intanto è stata consegnata all’Egitto la prima ‘fregata’ della commessa miliardaria. Imbarazzo del Governo italiano: nessun rappresentante dell’esecutivo ha partecipato alla cerimonia, avvenuta in sordina.

Patrick Zaki potrebbe finalmente diventare italiano ed essere sottratto alla tirannia egiziana, al carcere dov’è richiuso da anni senza aver mai subito un processo, ma è necessario superare l’ostacolo del diritto internazionale, che complica l’esito dell’iniziativa illustrata in aula dal Pd Verducci. A stragrande maggioranza l’approvazione al Senato della mozione, che impegna il governo a conferire la cittadinanza italiana al giovane studente e ricercatore dell’Università d Bologna detenuto da più di un anno, vittima di un’evidente violazione dei diritti umani, picchiato e torturato. Ha votato anche la senatrice a vita Liliana Segre, co-firmataria della mozione. 208 i sì, 33 gli astenuti, i neofascisti di Fratelli d’Italia della Meloni, a conferma del peggio che connota la presenza antidemocratica della destra anche in Parlamento.


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