ELON MUSK / E ADESSO LE CAPSULE SUPERVELOCI

A tutto Musk. Adesso progetta “pallottole a lievitazione magnetica” in grado di trasportare i passeggeri ad una velocità di 1.200 chilometri all’ora”

Non solo l’obiettivo Marte, dunque, nel sempre più vulcanico cilindro del miliardario americano di origini sudafricane Elon Musk. E neanche il record degli incassi per le vendite della sua auto super elettrice, ‘Tesla’. E non bastano nemmeno gli esperimenti ai confini della realtà a bordo di ‘Neuralink’, che pensa di impiantare chip praticamente invisibili nel cervello di tutti noi.

Adesso c’è spazio anche per progetti più terra terra, come quello delle capsule-proiettile per i trasporti del futuro.

Invece di viaggiare su un areo oppure su treni ad alta velocità – secondo i dreams del Guru – potremo farlo a bordo di una pallottola a lievitazione magnetica, che si sposta dentro un tubo sottovuoto alla velocità di 1.200 chilometri l’ora. Potrà servire, per fare esempi di casa nostra, per portarci in un paio di minuti da Milano a Malpensa, oppure per trasferirci in 12 minuti da Milano a Roma. Neanche il tempo di un caffè.

Al progetto sta lavorando da alcuni anni l’azienda a stelle e strisce Virgin Hyperloog, sulla quale ha puntato forte – a botte di investimenti milionari – Mago Musk. E l’accelerazione del progetto si è verificata quando al timone di Virgin è stato scelto  un suo fedelissimo, Jay Walder, che oggi infatti ricopre la carica di amministratore delegato.

Il primo test su una capsula griffata Virgin si è svolto a fine 2020, a poca distanza da Las Vegas. I prossimi avranno luogo in West Virginia; mentre è stata già progettata una linea che collega Chicago con Pittsburgh in 30 minuti. “Questi test – gongola Walder – hanno già dimostrato che viaggiare a bordo delle nostre capsule è molto sicuro”.

C’è il nodo dei costi, stratosferici. Per realizzare un chilometro di infrastruttura su cui far volare le capsule ci vogliono 60 milioni di euro. Ma a quanto pare l’idea piace, e in tutto il mondo sono stati già raccolti milioni di dollari.

Al progetto crede moltissimo l’azienda leader dell’aerospazio in Italia, il colosso ‘Leonardo’, che sta lavorando al processo di ingegnerizzazione delle capsule.

E ci sta puntando un rampante investitore romano, Paolo Barletta, una sorta di mini Musk de noantri, appena 34 anni, ideatore dell’app salta-code uFirst. A quanto pare, Barletta intende agire in sinergia con Leonardo e Ferrovie per lanciare il progetto anche da noi.

Ecco il suo sogno: “Da noi inizieremo tra meno di dieci anni, nel 2030, con alcune tratte brevi, come Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino da percorrere in meno di due minuti. Poi il progetto è di costruire una grande metropolitana del Nord, un sistema di tubi iperveloci che va da Torino a Venezia con fermate intermedie”.

Il tutto, promette, a costi assolutamente competitivi. Ad esempio, per la tratta Milano-Roma i costi per passeggero dovrebbero collocarsi a metà fra i 70 del treno e i 140 dell’aereo. Imperdibile!

 

 

nella foto le capsule iper veloci di Musk

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