Sordo è chi non vuol sentire

Voci inascoltate, anche da sinceri sostenitori dei principi fondamentali che sostanziamo il concetto di democrazia, contestano sia possibile estenderlo, agli Stati Uniti come paradigma universale. L’argomento ‘caldo’ di conferma è palese per la scandalosa omertà dei repubblicani che hanno impedito al Paese di condannare il truce tycoon, istigatore dell’assalto al Campidoglio, non concluso, per non accertate circostanze concluso con programmate vittime della bomba destinata ai vertici del parlamento. Il peggiore presidente Usa ha prima istigato la feccia di suoi seguaci a compiere la violenta irruzione nel Campidoglio, poi se l’è goduta soddisfatto tifando per gli assalitori ripresi dalla televisione.  Basterebbe questo comportamento eversivo a legittimare l’impeachment, ma è solo una delle motivazioni per infliggere la ‘scomunica’ di Trump, negazionista del Covid, perciò responsabile di vittime del virus, istigatore di associazioni criminali, becero razzista, presuntuoso sovranista, osceno sostenitore di suprematismo. Di che democrazia parlano i ‘fedeli alleati’ di un Paese (circa la metà degli americani!), che per bocca del suo presidente, ha minacciato il mondo potenzialmente ostile con il possibile uso dei armi nucleari sempre più distruttive; che pratica l’autarchia produttiva, erige muri chilometrici per impedire l’accesso di messicani, che non riesce a cancellare la barbarie della pena di morte; che tortura nel carcere lager di Guantanamo e non solo, che non estende la tutela pubblica della salute a tutti  gli americani; che colonizza Paesi africani istaurando regimi dittatoriali ‘amici’, che incita gli americani ad armarsi e assiste inerte a infinite stragi di innocenti; che in complicità omertosa con i responsabili dell’inquinamento non condivide i progetti mondiali per salvare la Terra dall’annunciata catastrofe climatica, che sostiene tirannie, eccetera, eccetera. Ecco, il mancato impeachment di Trump legittima, non solo indirettamente, la contestazione di Paesi occidentali democratici che, per interessi strategici dell’economia globalizzata eleggono gli Stati Uniti al rango di Paese simbolo della democrazia mondiale. Non vi è dubbio, il passaggio del testimone a Biden si spera inverta la rotta rispetto alla presidenza trash del tycoon, ma il salvataggio dalla sua emarginazione, non solo politica, alimenta i dubbi sull’opportunità per la giustizia ordinaria di condannare Trump per frode fiscale, reato che consentì di incarcerare Al Capone, e così di rettificare la sentenza di assoluzione del Senato.


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