PATOLOGIE TRASCURATE / 30 MILA VITTIME IN PIU’, PER L’ISTAT

Sono in sensibile aumento i decessi per patologie non Covid.

Una preoccupazione che trova ora conferma nelle ultime stime elaborate dall’ISTAT.

Secondo l’Istituto nazionale di statistica, infatti, in Italia ci sono state 30 mila vittime in più – per alcune patologie – rispetto all’anno precedente.

Osserva Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici: “Questo dato ci preoccupa, perché può essere la conseguenza finale anche delle malattie trascurate a causa della pandemia”.

L’attenzione tutta concentrata sul Sars-CoV2 – è la sua analisi – ha messo in evidenza un calo nella prevenzione e nella diagnosi dei tumori e delle malattie cardiovascolari. Gli screening oncologici sono diminuiti in modo significativo dal periodo pre-Covid, mentre si assiste ad un generale aumento della fase acuta delle malattie cardiovascolari, perché non si interviene in tempo a livello ospedaliero.

Vi è poi un’altra categoria di patologie, quelle psichiatriche, cresciute in modo esponenziale nello stesso arco temporale.

Uno studio realizzato dal San Raffaele di Milano e condotto su 402 pazienti (265 uomini e 137 donne) guariti dal Covid, evidenzia un aumento delle patologie psichiatriche. Nel complesso, i pazienti con una precedente diagnosi psichiatrica sono peggiorati e il 56 per cento dei partecipanti allo studio ha manifestato almeno un disturbo tra cui la depressione (51 per cento), ansia (42 per cento), insonnia (40 per cento), disturbo post traumatico da stress (28 per cento).

Osserva Anelli: “Eravamo tra i Paesi più longevi al mondo anche se con diseguaglianze tra il centro e le periferie. Credo che l’impatto involontario della pandemia su queste patologie comprometterà i risultati fino ad oggi raggiunti. Con un risvolto negativo anche sulla qualità della vita”.


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