Se…

Uomini e donne, di maggioranza e opposizione, eletti del popolo che abitate i palazzi nobili della democrazia partecipata con  armi spianate full time sul ‘nemico’, che partecipate alla rappresentazione della tragicommedia parlamentare scritta per voi nelle sedi dei partiti o solo nella testa di velleitari, malati di personalismo: si coniugano per voi molti verbi al condizionale:

Se aveste orecchie per ascoltare e teste a posto per decidere; se agiste con  un minimo di ragionevolezza, di senno e onestà, nel rispondere ai doveri che il titolo (usurpato) di ’onorevole’ imporrebbe per non essere degradato a  ‘interesse privato’ in atti istituzionali; se mostraste rispetto per il bene comune, se poneste fine a risse interpartitiche e interne a ciascuno dei soggetti che affollano le liste elettorali, che riducono il ‘sacro’ enclave del Parlamento a mercato delle vacche, a ring per la boxe e altre violenze fisiche, verbali; se operaste con saggia oculatezza, anziché crogiolarvi  nel paese di Bengodi di eletti, a cui spettano laute retribuzioni, privilegi d’ogni genere, vitalizi e indennità varie, immunità e impunibilità garantite da omertà di casta; se, detto a muso duro, esercitaste il mandato di deputati e senatori, maggioranza e opposizione, destra, centro e sinistra dell’emiciclo di Montecitorio e Palazzo Madama, in solidarietà con i cittadini vostri elettori,  che soffrono e  molto oltre la condizione di precarietà permanente anche di un insopportabile surplus del disagio sociale provocato dalla maledetta pandemia da Covid; se il monito solenne della natura violata dall’umanità con egoismo miope, suicida, potesse azzerare tutti i se qui proposti e operare per un rinsavimento globale; se dalle nostre parti e solo in un gioco al ribasso, la politica intesa come calderone in ebollizione di partiti e partitini uscisse dall’assurdo del labirinto che impedisce la decisione condivisa sul ‘sì’ il  ‘no’ ad acquisire le risorse del fondo (Mes)  destinato all’emergenza sanitaria e ad accelerare il via libera alla disponibilità dei 209 miliardi della comunità (Recovery Fund) per alleviare gli effetti della crisi che colpisce le attività produttive dell’Italia…

In via diretta, esplicita: ne abbiamo abbastanza di schermaglie e guerriglie, dei comportamenti escrabili per la dignità democratica del Paese, in balia di isterie, dispute manicomiali, conflitti insensati, surreali contrapposizioni, che se ne infischiano di urgenze ed emergenze. Ne abbiamo proprio abbastanza.

Come guitto, giocherellone, over 80 goliardico, giocoliere della parola strabiliante e funambolo natalizio? Niente male il Berlusconi, che di recente, per non essere sputtanato in tribunale dove si svolge il processo  Ruby ter, ha convinto il medico di fiducia a prescrivergli riposo assoluto e di non uscire di casa. In quarantena il fondatore di Forza Italia si diletta a inventare storie da avanspettacolo. Questa è bella: sostiene che a far liberare i marittimi italiani liberati da Haftar dopo 108 giorni di detenzione è stato il suo ‘amico’ Putin, ma raccomanda di non farlo sapere in giro, per non coinvolgere il presidente russo in un rapporto di amicizia con il truce generale.Pur di screditare il governo Conte, Repubblica dedica a questa ‘balla’ un titolo a tutta pagina e un corposo articolo.


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