Processo bis per i vertici della Popolare di Bari.
Inizia infatti il 28 gennaio un nuovo processo a carico di alcuni vertici della banca, stavolta per false comunicazioni sociali nel biennio 2016-2017. Tale procedimento potrà consentire ai risparmiatori di poter riottenere in parte quanto hanno perduto per il crac dell’istituto pugliese.
A seguito della chiusura delle indagini, la procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il condirettore Mario Jacobini, per il responsabile della Direzione Business Nicola Loperfido e per quello dell’internal audit, Giuseppe Marella, nonché per la stessa Popolare, in questo caso accusata di illecito amministrativo.
Questo processo, come detto, viaggia in parallelo con il troncone principale, iniziato a luglio, che vede i due vertici bancari accusati anche di falso in bilancio e false convocazioni sociali.
La Voce mesi fa ha scritto degli ottimi rapporti d’affari intrattenuti da Loperfido con il mattonaro romano Luca Parnasi, coinvolto nell’eterno affaire del progetto per lo stadio di Tor di Valle a Roma. E proprio grazie a quell’amicizia, la Eurnova del gruppo Parnasi riuscì ad ottenere grossi fidi dalla Popolare di Bari, nonostante non navigasse in ottime acque.
Circostanza che ha caratterizzano non poche pratiche di fido, somme elargite senza le adeguate garanzie ad amici & amici degli amici.
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