Ohibò: tutta colpa della De Micheli

Parte dell’apparato mediatico specializzato in faccende sportive, ma anche quello generalista, scoprono scorrettezze oltre i limiti della decenza di uno storico e stimatissimo club qual è la Juventus, emanazione ‘ludica’ del potentato Fiat. A presiederlo è Andrea Agnelli, figlio di Umberto, nipote di Gianni. L’insaziabile staff tecnico dei bianconeri era impegnato ad accaparrarsi le super prestazioni di Suarez, famoso asso della pedata, ma non avrebbe potuto tesserarlo in quanto straniero, perché in organico ne ha già nel massimo numero consentito. Che fare? Ma certo, bastava procurargli la cittadinanza italiana, che si ottiene superando l’esame delegato all’Università per stranieri di Perugia. Già, ma Suarez non spiccicava una parola nella nostra lingua e la fretta della Juventus a concludere l’ingaggio non gli avrebbe sconsentito di imparare un po’ di italiano. E ‘chi se ne frega’? Volete che questo stupido dettaglio ostacoli l’operazione? Il manager Paratici e i legali della società sondano con successo la disponibilità dell’università a ‘promuovere’ il calciatore sulla parola, ovvero con un finto esame. Gli forniscono in anticipo domande e risposte, azzerano i tempi normali di attesa per i candidati e per non avere orecchie indiscrete blindano l’aula, la riservano al finto esaminando con la scusa del distanziamento anti Covid. La ciambella col buco non riesce e finiscono nel mirino della Procura i vertici dell’Università, il dirigente della Juventus Paratici, i legali della società Maria Cesarina Turco e Luigi Chiappero, indagati per il ‘fattaccio’, che di là dalla natura dei reati commessi, conferma la patologia di un mondo in cui girano cifre miliardarie e scandali di ogni tipo, la corruzione. Con giusta enfasi, costretto dal clamore del caso, il quotidiano della Fiat-Juventus racconta in dettaglio l’accaduto e per non infierire sulla cosiddetta ‘Vecchia Signora’ divaga, associando agli indagati del club la ministra De Micheli, che precisa di aver semplicemente suggerito a Paratici, amico d’infanzia, a chi rivolgersi del Viminale per conoscere la prassi da seguire per ottenere la nazionalità italiana. Lo riferisce il giornale in questione in una mezza pagina, impiegata come distrazione di massa, nonostante abbia dettagliato in quella precedente le prove del ‘misfatto Suarez’. Nella seconda metà titola così un ampio riquadrato: “La società ribadisce piena fiducia al manager” (Paratrici, ndr). “La linea del club. Tutto sarà chiarito”. Nel corpo dell’articolo, con sprezzo delle facoltà mentali dei lettori, si racconta che la Juventus è sicura della correttezza del suo operato Paratici, ndr). Il meglio subito dopo. I legali indagati (legali della società) dichiarano che la Juve era estranea all’esame ‘farsa’. Se la Procura concludesse le indagini con la conferma di quanto finora accertato il club rischierebbe anche la retrocessione in serie B.

 

Covid: un nuovo antivirale potrebbe bloccarne la trasmissione

Un nuovo farmaco antivirale potrebbe interrompere la trasmissione del virus Sars-Cov-2 che causa la Covid-19. A dirlo è uno studio della Georgia State University, che in un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Nature Microbiology hanno individuato (su test condotti sui furetti) questa capacità nel farmaco Mk-4482/Eidd-2801 o Molnupiravir. “Questa è la prima dimostrazione di un farmaco disponibile per via orale in grado di bloccare rapidamente la trasmissione di Sars-CoV-2”, ha detto Richard Plemper, docente che ha condotto lo studio. Secondo gli studiosi, il trattamento potrebbe avere potenzialmente un beneficio triplo: inibirebbe il progresso dei pazienti verso una malattia grave, abbrevierebbe la fase infettiva per alleviare il costo emotivo e socioeconomico dell’isolamento prolungato del paziente e ridurrebbe rapidamente le epidemie locali. “Abbiamo notato subito che Mk-4482/Eidd-2801 ha un’attività ad ampio spettro contro i virus a Rna respiratorio e che il trattamento orale di animali infetti con il farmaco riduce la quantità di particelle virali emesse di diversi ordini di grandezza, riducendo drasticamente la trasmissione”, ha commentato Plemper. “Queste proprietà – ha aggiunto – lo hanno reso un potente candidato per il controllo farmacologico della Covid-19”. I ricercatori sono arrivati a queste conclusioni con un test sui furetti. Sono stati messi nella stessa gabbia sia furetti positivi al Sars-Cov-2 trattati con il farmaco, sia animali negativi e nessuno di loro è stato infettato. Secondo gli studiosi, se questi dati dovessero tradursi con successo sugli esseri umani, i pazienti Covid-19 trattati con il farmaco potrebbero diventare non infettivi entro 24 ore dall’inizio del trattamento.

Come accade per colpa di un fastidioso pessimo inquilino, che rende ingestibile la convivenza condominiale, l’Europa è infestata dalle bizze sovraniste del neofascista magiaro Orban, il tizio di intollerabile tendenza razzista, che intasca i milioni del Ue e nega il dovere di accogliere migranti come gli altri membri della Comunità. Una delle sue è il ricorso al diritto di veto, che blocca l’iter del fondo di emergenza (‘recovery fund), stanziato per fronteggiare le conseguenze della pandemia. Domanda: ma l’espulsione di un membro di dimostrata incompatibilità è cosa possibile?

 

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