Presidente di tutti, escluso il tycoon

Ma sì, in fondo non è poi male lo sgarbo istituzionale del peggiore presidente degli Stati Uniti, che sfrattato dalla Casa Bianca,  se fallisse il tentativo di barattare il mancato riconoscimento del successore con una illecita sanatoria dei suoi reati finanziari,  sarebbe processato. Non è poi male, perché l’ostinazione del tycoon nel disconoscere la sconfitta, consente a Biden di non annoverarlo tra chi rappresenta, gli offre la possibilità di modificare l’intento “Sono il presidente di tutti gli americani”, in “Di tutti gli americani meno che di Trump”. Il caso si perfezionerebbe se non fosse un’altra bugia la minaccia del tycoon di emigrare dagli Usa in caso di sconfitta.

U.S.A. uguale democrazia? Una trumpiana ultrà del presidente sconfitto, che occupa il posto chiave nell’assegnazione delle risorse previste per il periodo di transizione da un capo di Stato al successore, blocca la consegna dei fondi; il dipartimento di Stato, ancora non sanificato dal trumpismo, non consegna a Biden i messaggi di congratulazioni e di auguri dei leader mondiali. E la signora Trump? Il chiacchiericcio del gossip insinua che Melania aspetti l’ora ics per mollare il marito senza perdere dollari e diritti (nel frattempo i due dormono in camere separate), ma dice anche, non smentito, che si rifiuta di contattare la signora Biden, così trasgredendo al garbo di un gesto richiesto dal bon ton istituzionale.

Microsoft News, preziosa fonte di informazioni attinte in via diretta dal complesso pianeta dei media, provenienza AGI, Agenzia Italia: il titolo della nota, è in apparenza onnicomprensivo del meglio nel nostro Paese dell’istituzione scolastica, indagato dalla fondazione Eduscopio (Agnelli). Chi ha reso noto l’esito dell’inchiesta agli internauti non sembra spendersi in attenzione imparziale nel proporre la classifica dell’eccellenza fra tutte le scuole italiane. Si esaurisce nell’informazione dedicata alle città di Roma e Milano. Letta con meticoloso interesse, l’indagine territorialmente così limitata è davvero esauriente per copiosità di citazioni e sicuramente documentata, rispettosa degli elementi di valutazione. I genitori di Roma capitale e della gemella Milano (per il suo ruolo di propulsione dell’economia) ricevono dalla ‘pagella’ di Eduscopio imput significativi per indirizzare i figli nella scelta di accesso alle scuole superiori, che siano Licei classici, scientifici, linguistici, artistici o istituti commerciali, tecnici. E Napoli, il sud? Delle due l’una: o la fondazione Eduscopio opera in un office che dispone solo di metà carta geografica, cioè priva dell’Italia a sud del Tevere o l’Agi ritiene poco interessante riportare la valutazione anche per la scuola nel Mezzogiorno.

Proprio oggi, una pagina della redazione napoletana di “la Repubblica” racconta l’eccellenza del liceo classico Jacopo Sannazaro, dell’Umberto e per gli scientifici del Vittorio Emanuele (che ne pensa la ministra Azzolina, non sarebbe tempo di ribattezzarli con nomi repubblicani?) il Mercalli, il Labriola, il Righi. Un consiglio: per non essere penalizzati dalla parzialità delle news Agi, l’inchiesta al completo di Eduscopio è consultabile via internet sul sito www.eduscopio.it. Non pochi vomeresi, al tempo ‘antico’ degli scioperi scolastici per Trieste, dopo le medie e il problematico approccio alle superiori del Sannazaro, per sottrarsi agli eccessi di severità di una presidenza tirannica, destrofila, perfino bizzoca nell’atteggiamento di alcuni insegnanti, scelsero di emigrare dal quartiere Vomero. Dal Sannazaro si ‘rifugiarono’ nella didattica innovativa, progressista, del Gian Battista Vico. La novità del Sannazaro 2020, sul gradino più alto del podio, migliore liceo classico di Napoli, cancella il ricordo negativo del passato remoto e merita spazio e considerazioni del quotidiano diretto da Molinari.


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