Covid news

La scienza non si pronuncia, ma i numeri della pandemia dicono che da Nord a Sud decrescono i contagi. I picchi si concentrano in Lombardia, Piemonte e Veneto, in Emilia Romagna, Toscana, nel Lazio e in Campania. La curva di lì in poi decresce. Cifre enormemente inferiori in Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia. È ‘merito’ del clima temperato del Sud? Probabile e si confermerebbe l’ipotesi di un virus analogo all’influenzale che si ripresenta in autunno anche se molto più aggressivo, letale.
Circola l’avvertimento su agenti patogeni di maggiore pericolosità del coronavirus, ovvero banconote, asciugamani, cellulari. Come difendersi? Il contagio da asciugami e cellulari si può contrastare con le precauzioni igieniche normali, ma le banconote? Rebus insoluto.
Si può azzardare il termine di killer per chi se ne frega del protocollo sicurezza e diventa untore del coronavirus? Legalmente no, moralmente sì, perché le ‘bravate’ di assembramenti vietati sono, non solo teoricamente, responsabili di contagi e morti da Covid. In 15 hanno deciso da pericolosi incoscienti di festeggiare un compleanno sulla Bologna-Taranto, in un autogrill, ‘zona franca’ non obbligata alla chiusura delle 18. Maledetti!
Non è una contraddizione, come si potrebbe suppore in tempo di Covid e di conseguente crisi economica: la vendita delle auto non ne risente, anzi risponde con significativi incrementi. La conferma indiretta è nella frequenza intensiva di spot pubblicitari televisivi, nella disinvoltura con cui i giganti della produzione investono cifre blu per proporre i rispettivi modelli, convinti di un ritorno commerciale adeguato. La paura fa novanta e gli italiani temono il rischio di contagio favorito dall’affollamento nei mezzi di trasporto pubblici.
L’Italia non adotta il severo modello della Francia, che impone penali multi milionarie alle imprese straniere insediate nel suo territorio se decidono di smobilitare prima di vent’anni. Ultimo drammatico caso di mancate garanzie nel nostro Paese è la sciagurata, immotivata, purtroppo definitiva decisione dell’americana Whirpol di chiudere la fabbrica napoletana e l’impotenza del governo a impedirla, il non poter estendere alla fabbrica di elettrodomestici lo stop ai licenziamenti deciso fino alla fine del prossimo marzo.
La Meloni del fanatico “Io sono Giorgia”, anziché adoperarsi per stroncare le vandaliche violenze dei neofascisti suoi associati nelle piazze dimezza Italia, si esibisce in un attacco verbale di assurda e immotivata violenza al premier Conte, evidentemente per ignoranza dell’emergenza mondiale che l’Italia controlla, anche se con difficoltà, meglio del resto del mondo. Neppure una parola su queste tragedie: America Latina, superati i 400 mila morti. Record in Brasile, con 160mila.  Negli Stati Uniti, dove Trump è leader del negazionismo e candidato preferito della Meloni, 46mila persone ricoverate, mille morti e 99.000 casi in 24 ore, 9 milioni dall’inizio della pandemia, 230mila decessi. In Russia, dell’‘amico’ della destra Putin circa 350 morti in 24 ore, in India 550, 121mila in totale. Nella Gran Bretagna del destrofilo Johnson non rimane che il lockdown totale per fermare la micidiale aggressione della seconda ondata di Covid, che minaccia la tragica prospettiva di altri 85mila morti.
Fosse confermato, darebbe un gigantesco passo in avanti per contrastare la pandemia: ricercatori di Boston, lo rivela il Jeee Journal of Engineering in Medicine, avrebbero scoperto che un algoritmo da loro sviluppato è in grado di stabilire se si è positivi asintomatici semplicemente da un colpo di tosse ascoltato al telefono. Il relativo ‘suono’, che l’udito non distingue, sarebbe decifrato dall’intelligenza artificiale, grazie a un’applicazione gratuita per i cellulari. L’hitech consentirebbe a chiunque di conoscere in tempo reale il rischio di aver contratto il virus e la necessità di sottoporsi al tampone, con il risultato di rallentare la diffusione del coronavirus, se fosse utilizzato da tutti prima di uscire di casa. La sicurezza del test, dichiarano i ricercatori è del 98,5%.
Il famoso virologo americano Fauci: “E’ possibile che le prime dosi di vaccino siano disponibili negli Usa alla fine di dicembre o all’inizio di gennaio, per gli americani a forte rischio, a condizione che i test clinici in corso non evidenzino criticità”.
“La cura con i super anticorpi arginerà il Covid”. Lo dice Rino Rappuoli, responsabile della ricerca di Glaxo Vaccines e del Mad Lab della Fondazione Toscana Life Sciences: “Negli ultimi venti anni la tecnologia è andata avanti e oggi riusciamo a sviluppare anticorpi mille volte più potenti, che possono quindi essere usati in quantità mille volte inferiori e con un costo di conseguenza ridotto. Ecco perché, per la prima volta, possiamo usare gli anticorpi monoclonali anche per le malattie infettive. Gli anticorpi servono sia per prevenzione sia per migliorare le condizioni degli infetti. Se si danno a una persona sana la protezione scatta immediatamente, se li prende una persona con un tampone positivo aiuta l’eliminazione del virus da parte dell’organismo e dà protezione per circa sei mesi. Saremo pronti con il farmaco per marzo del 2021”.

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