Innocenti e colpevoli

Nessun innocente. Se la nuova ondata del maledetto Covid fosse sottoposta al giudizio di un tribunale  si affollerebbero in tanti alla sbarra degli imputati, anche se con capi d’accusa di differente gravità. Ci sono anche loro, Conte, Speranza, Zingaretti, nonostante la reiterazione quotidiana di appelli alla prudenza, in totale sintonia con i virologi e il comitato scientifico, che detta il decalogo dei comportamenti per impedire la diffusione del coronavirus e ammonisce a non abbassare la guardia “Perché non abbiamo ancora sconfitto la pandemia”. E però, rischio sottovalutato di ripresa della pandemia, deficit organizzativa nel premunirsi dei presidi sanitari. E larghe deroghe pre-estive al regime di restrizioni lodate dal mondo intero, eccessi di fiducia nel rispetto della responsabilità collettiva degli italiani, che hanno pericolosamente riattivato la circolazione del Covid. Quando il danno è risultato evidente, a Milano,  Roma, Napoli e in diversa misura nelle venti regioni italiane, hanno avuto ragione i profeti di sventure, per aver pronosticato la seconda ondata della pandemia e la sua maggiore virulenza. La giuria virtuale che abbiamo supposto giudichi il drammatico evento della fase due, considera colpa gravissima l’uso incosciente, criminale, del negazionismo con l’obiettivo di attribuire all’“inesistente Covid” tatticismo strumentale della maggioranza per non arrendersi e sloggiare da Palazzo Chigi. Al disegno destabilizzante hanno lavorato in chiaro o per tortuose vie traverse Salvini e suoi alleati destrofili, uno, Briatore, untore  di virus del Millionaire, qualche balordo leghista che indossa il camice bianco, i poveri cristi vittime della crisi, impediti dalle restrizioni a svolgere le abituali attività produttive, perciò indotti a subire il facile plagio di Salvini. In stato d’accusa Fontana, inchiodato alla poltrona di governatore anche dopo le inchieste di Report sulle truffe in corso di pandemia.  Il processo virtuale non risparmia altri presidenti di Regione, li sorprende a innestare la marcia indietro nel tentativo di riproporre l’Italia virtuosa che  aveva quasi azzerato l’aggressione del coronavirus. Dopo due terzi di questo 2020 da dimenticare,  stress e tensioni a fior di pelle esplodono. I media hanno raccontato, nessuno escluso,  la ‘guerriglia’  urbana nello  scenario di una Napoli in via di ritrovarsi in clausura. La rabbia comprensibile di chi è impedito ad ammortizzare i danni del precedente lockdown, è statao facile preda di loschi figuri della criminalità. Nessuno sembra aver intuito che a rendere violenta la protesta contro le nuove limitazioni è stata la piovra della camorra, la stessa degli sciacalli che hanno fatto man bassa di attività commerciali in crisi irreversibile, per appropriarsene e riciclare soldi sporchi. È quanto ritiene la polizia, che ha arrestato un paio di facinorosi  protagonisti della guerriglia scatenata davanti alla sede della Regione. Sono due noti spacciatori di droga. Ad accendere il fuoco della contestazione a De Luca, al governo, a Conte, perfino a Mattarella,  la destra estrema di Forza Nuova. Roberto Fiore: “Mentre Mattarella riunisce il consiglio di guerra e De Luca prepara un vergognoso lockdown, Forza Nuova è pronta a scendere in piazza al fianco del popolo di Napoli senza paura, con il vigore (!!!) tipico della nostra gente”. Giuliano, questore di Napoli:  “Questa notte abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza”. Mauri, vice ministro degli Interni: “Quanto accaduto la scorsa notte a Napoli è gravissimo. L’aggressione alle forze dell’ordine e la guerriglia urbana scatenata tra le strade della città in prossimità della Regione soo atti criminali. E così verranno trattati. È del tutto chiaro che non si è trattato di una protesta spontanea, ma di azioni preordinate, organizzate nella quasi totalità da frange di tifosi violenti, da ambienti criminali, anche legati a settori dell’estremismo politico”. Aggredita una troupe di SkyTg24. Corteo non autorizzato. Dal  lungomare, si è staccato un gruppo di giovani. Il loro identikit è lontano da quello di commercianti e piccoli imprenditori che nel pomeriggio hanno promosso proteste pacifiche.
De Luca: “Spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali. Delinquenti hanno sporcato l’immagine della città. Si applicano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli. Mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. I protagonisti non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale. Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare”.

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