Juve-Fiat-Fgci, perfetto ‘triello’

Con strepitosa velocità acquisite notizie e dati utili a imbastire un articolo del settimanale l’Espresso (proprietà della Fiat) sul caso Juventus-Napoli, teso a dimostrare le colpe della squadra di Gattuso e la correttezza della squadra di Pirlo (proprietà della Fiat). Il periodico in questione, per chi non ne fosse al corrente, è in edicola la domenica in abbinamento obbligatorio con il quotidiano la Repubblica (proprietà della Fiat). Per essere in edicola domenica 4 novembre la preparazione dell’Espresso non poteva che essere precedente e dunque non si conosceva, ma si intuiva, la decisione del Napoli di non recarsi a Torino per disputare la partita con i bianconeri. Comunque, il settimanale domenica era sul ‘fatto’. Titolo: ‘Esclusivo.  Così De Laurentiis è stato salvato da De Luca: ecco i documenti su Juve Napoli’. (Titolo volutamente sviante, la decisione dello stop alla trasferta è stata della Asl).
Il ‘Pubblico ministero’ dell’Espresso spara subito le cartucce della sua requisitoria in favore della Juve di Agnelli: “…premessa, la circolare del ministero della Salute per il calcio professionistico del 18 giugno 2020, che ha recepito l’accordo tra la Lega Calcio e il Comitato tecnico scientifico, permette alle squadre una “quarantena leggera” su disposizione del Dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie locali (Asl): si va in campo se ci sono 13 disponibili, si rinvia una gara se ci sono almeno dieci infetti. Corretto o sbagliato, sono le indicazioni vigenti. Ciò ha consentito di non disertare a Atalanta, Torino, Milan e Genoa, anche se quest’ultima, dopo la goleada patita proprio al San Paolo di Napoli, è rientrata in Liguria sotto forma di focolaio…”. Appunto, è quanto poteva succedere a chi fosse entrato in contatto con giocatori e staff del Napoli.
“…Raffaele Canonico, medico sociale degli azzurri, chiede un parere definitivo alle Asl di Napoli e al vicecapo di gabinetto della Regione Campania…Secondo le scelte del governo che da un paio di giorni arrossisce bisbigliando qualcosa, le risposte sono due: i cittadini non calciatori devono rimanere in casa, i calciatori possono interrompere la quarantena per una partita”. Non va così per il caso di Juve-Napoli, Speranza e Spadafora si sono espressi in favore della “salute prima di tutto”.
Ed ecco la prima insinuazione a proposito del vicecapo di gabinetto della Regione, avvocato Bove: “Per quanto di competenza, si comunica pertanto che i soggetti destinatari della nota Asl di data odierna sono tenuti a non allontanarsi dal domicilio indicato. L’avvocato lo comunica alla società azzurra, alla Asl Napoli 1 e, in copia, all’assessore Fulvio Bonavitacola, fedelissimo di De Luca sin dai tempi del comune di Salerno e vicepresidente della Regione Campania appena rieletto. Lettera girata a De Laurentiis e ai vertici del Napoli”.
 La Asl Napoli 1 informa la Ssc Napoli che i contatti stretti di Zielinski ed Elmas  (Gattuso, Kostantinos Manolas, Dries Mertens, Lorenzo Insigne, Fabian Ruiz e altri 16) devono ‘osservare la quarantena fiduciaria’. All’aeroporto di Capodichino c’è un volo che attende il Napoli per il breve (breve? ndr) viaggio a Torino. Per stabilire se partire o restare in sede, il medico sociale degli azzurri, chiede un parere definitivo alle Asl di Napoli e al vicecapo di gabinetto della Regione Campania (per sapere se per le persone assoggettate a isolamento sussista l’obbligo di non allontanarsi dal luogo prescritto con divieto di qualsiasi contatto con soggetti terzi, ndr). Risposte univoche: “No alla partenza).
La Juventus, si rivolge alla Asl di Torino che cita il protocollo FGCI-Comitato tecnico sulla deroga all’isolamento fiduciario per particolari situazioni lavorative “…Secondo le scelte del governo che da un paio di giorni arrossisce bisbigliando qualcosa, le risposte sono due: i cittadini non calciatori devono rimanere in casa, i calciatori possono interrompere la quarantena per una partita”. Falso, il governo dichiara prioritaria la tutela della salute. “
“Per la Asl di Torino Juventus-Napoli si poteva giocare, per la Regione Campania e le Asl di Napoli no. Per le decisioni del governo sì, per le future decisioni del governo chissà. La confusione non manca. Sarà divertente assistere alla gara nei tribunali sportivi e nei mitologici Tar”.
In margine alla vicenda, parole di Agnelli: De Laurentiis voleva il rinvio, gli ho risposto che ci atteniamo ai regolamenti”, ovvero, viva la burocrazia, chi se ne frega della pandemia.
  • Gravina, presidente della Federazione Gioco Calcio, si schiera, ovvio, dalla parte della corazzata Juventus e tace sulla fuga dalla ‘quarantena fiduciaria’ dei bianconeri stranger volati nei rispettivi Paesi per giocare con la maglia della nazionale che saranno probabilmente deferiti alla Procura sportiva.

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