Tv trash: “Gallina Bianca” “Come si permette?

Se lo sono chiesti in tanti tra chi segue lo strano intrattenimento serale di ‘Cartabianca’, che per non farlo dimenticare agli abbonati ha nel titolo il nome della conduttrice, sì, proprio la figlia di Berlinguer: si sono chiesti i telespettatori quale recondita espressione di creatività abbia partorito il suo permanente binomio con tale Mauro Corona, personaggio un po’ anticonformista, un po’ esibizionista, che per accreditarsi come fuori dal coro, compare in televisione scompigliato, barba incolta, abbigliamento da preistorico inquilino delle caverne, linguaggio non di rado  da ‘parental control’, cioè vietato ai minorenni, giustizialista spregiudicato di politici e affini. La Berlinguer lo ha inventato opinionista e co-conduttore e il sodalizio è diventato biennale (2018-2020), non esente da screzi, veri o finti che, come affermano gli analisti televisivi, “fanno ascolto”. Il ‘trasgressivo’ Corona, in fase di caccia reiterata alla fama di spregiudicato, nel corso dell’ultimo step del programma ha citato il nome di un albergo. La Berlinguer gli ha ricordato che non è consentito fare pubblicità a chicchessia e lui: “Se lei mi vuole qui tutta la stagione mi fa dire le cose. Altrimenti la mando in malora e me ne vado! Ma stia zitta una buona volta, gallina! La sua trasmissione da stasera se la conduce da sola, gallina!” La risposta della conduttrice: “Non posso accettare che lei diventi maleducato e sgradevole, insultando me che sto qui a condurre la trasmissione. Quindi gallina lo dice a chi vuole lei ma non si permette di dirlo a me”. Corona: “Non dico più niente, arrivederci” e si è eclissato e viene da dire “finalmente!” Non è il primo ‘botta e risposta‘ tra i due e neppure la prima uscita di scena di Corona, con scontato rientro in trasmissione. L’augurio è che il ‘siparietto’ non sia l’esito di un accordo per far impennare il picco degli ascolti.
Questi politici! Domanda: si può ipotizzare una consultazione referendaria di tipo abrogativo per liberare la casta di soggetti incompatibili con la rappresentatività degli italiani? Certo, è un’idea da utopisti, ma che sfizio se fosse possibile mandare a casa un soggetto come Salvini. Negli Stati Uniti se si accerta con prove, che il presidente è un bugiardo, è consentito avviare le procedure di impeachment. In Italia si può mentire, anche ripetutamente e cavarsela, per colpa di eccessi di tolleranza. Inchieste in corso raccontano che l’ex ministro mente su molti fronti: i 49 milioni truffati allo Stato, i finanziamenti occulti ottenuti da imbrogli di commercialisti della Lega e solo ci si limita alle indagini al passato molto prossimo. Bugie anche sull’esito delle regionali e la sconfitta che il valpadano spaccia per successo, senza chiedere scusa per la smargiassata della vittoria per 7 a 0 della destra.  Sulle sconfitte in Campania e Puglia: “Al Sud sono stati scelti i candidati sbagliati”. Non è strano scaricare la responsabilità su altri, come se Salvini fosse estraneo alla scelta delle candidature?!
Perdere il governo di una regione per i capricci insulsi di immaturi alleati di governo racconta l’abisso di incoerenze dove è precipitata l’idea giovanile, ambiziosa, potenzialmente innovativa del grillismo. Sommati, i voti di Pd e MS5, avrebbero eletto a governatore delle Marche il candidato del centrosinistra; competere con liste separate ha consegnato la regione alla destra-destra, al candidato neofascista di Fratelli d’Italia. 5Stelle pentiti? Non è detto. Di Maio invita i suoi ad alleanze con il Pd: “Un modello che sta funzionando” (ma dove? ndr), si può immaginare che Fico approvi, ma che ne pensano il destrofilo Di Battista e quanti come lui ‘odiano’ la sinistra e non solo, per esempio la Lezzi, ex ministra del Conte 1?
Iacopo Melio, disabile, giornalista, attivista della fondazione Onlus ‘Vorrei prendere il treno’, nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Mattarella, candidato nel collegio di Firenze per le regionali della Toscana, un’intera campagna elettorale fatta da casa per rispettare il protocollo sicurezza. Con undicimila voti è il campione di preferenze nel collegio di Firenze città. Lo straordinario successo si deve agli innumerevoli comizi via internet e alla rete di sostegno di centinaia di volontari. Che dire, c’è anche una ‘Bella Italia.

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