Non prendeteci per i fondelli

Eh no, mica siamo affetti da patologica ingenuità: ieri una valanga di news ha occupato ampi spazi dell’informazione con la proposta di un deputato destrofilo norvegese di candidare il guerrafondaio Trump al Nobel per la pace. Oggi il sito BI (Business Insider Italia) suggerisce di lasciar perdere, preceduto da questi elogi molto destrofili del tycoon: “Non che il deputato non avesse diritto di farla (lo ha), non che la candidatura fosse incompleta, non che il candidato non sia adatto, ma semplicemente perché i termini per la presentazione della candidatura (primo febbraio) sono abbondantemente scaduti. Eh no, cavarsela così è comodo. Ipotizzare il Nobel per la pace per l’inquilino abusivo della Casa Bianca, nel giorno in cui Trump, con evidente intenzione minatoria, divulga la notizia sul possesso degli States di un’inedita, super potente arma di distruzione di massa, legittima il sospetto che la sortita del deputato norvegese sia un ‘favore’ tra sovranisti e non un balon d’essai a titolo individuale. “Un’arma segreta senza precedenti”, di questo si vanta il Trump strafottente antagonista del pacifismo che propone la denuclearizzazione della Terra: insomma, uno stratagemma per attrarre elettoralmente la quota di americani convinti di essere destinati a dominare il mondo, e per indurre gli altri potenti del pianeta, ad accettare la supremazia Usa anche in campo militare. Ovvero, l’ennesima spavalderia, una nuova prova di forza del Trump proposto per il Nobel della  Pace. Perché nonanche per un nuovo, ipotetico tema del prestigioso premio, sulla correttezza fiscale, riconoscimento a cui il tycoon avrebbe però qualche difficoltà a partecipare, dal momento che è indagato per frode dalla Procura di Manhattan. Sotto accusa è la sua mega azienda immobiliare e alberghiera: danni (frode fiscale) procurati a banche e assicurazioni, indagine sui redditi personali, che ha sempre rifiutato di rendere pubblici (500 società, nessuna quotata in Borsa, reddito annuo di 700 milioni di dollari). Contro le manfrine pre elettorali di Trump si mobilitano anche i colossi americani della farmaceutica. Non ci stanno al pericoloso intento del presidente, che vorrebbe accelerare la disponibilità del vaccino anti Covid, senza rispettare i tempi della sperimentazione. Avviso sottoscritto da AstraZeneca, BioNTech, GlaxoSmithKline, Johnson&Johnson, Merck, Moderna, Novavax, Pfizer, Sanofi, e da  società straniere. Il timore è che il tycoon imponga alla Food and Drugs Administration di autorizzare la distribuzione del vaccino anzitempo, prima dell’election day di novembre.
Pandemia, ​Biden: “”Disgustoso, quasi criminale”, è il commento di Biden alla decisione di Donald Trump di minimizzare il pericolo del coronavirus, pur essendo informato della sua pericolosità. “Lo ha fatto perché il mercato non crollasse, che i suoi ricchi amici non perdessero dollari. Ha mentito agli americani sul pericolo virus, sapendo che è più mortale delle peggiori influenze e la ‘negligenza’ è costata vite, ha causato la recessione economica. Raccontava che il Covid sarebbe presto scomparso, che tutto andava bene”.
Una sporca faccenda, una delle tante che azzerano la stima per i politici e  personaggi collaterali corrotti, conclude un primo step di indagini della magistratura con gli arresti domiciliari di  Alberto Di Rubba, commercialista revisore contabile del gruppo della Lega in Senato, del collega Andrea Manzoni, che svolge lo stesso ruolo alla Camera, di Michele Scillieri, che nello studio milanese ha ospitato nel 2017 il domicilio della “Lega per Salvini premier” e di Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri. Le imputazioni si riferiscono all’acquisto di un capannone a Cormano, hinterland milanese, per trasformarlo nella sede di Lombardia Film Commission. A spingere per l’acquisto su indicazione della Lega è stato Di Rubba, a quel tempo a capo di Lombardia Film Commission. Avrebbe messo a punto un appalto su misura per l’immobile di Andromeda Srl, società amministrata da Barbarossa, cognato di Scillieri. L’acquisto fu pagato con fondi pubblici della Regione Lombardia e perfezionato sulla base di 800 mila euro, in gran parte intascati dai tre professionisti: a Di Rubba e Manzoni 420 mila euro, 134 mila a Scillieri. L’immobile era stato acquistato dalla Andromeda per 400 mila euro, dunque plusvalenza molto alta, troppo, secondo i magistrati, che per la stessa vicenda avevano a luglio già arrestato Luca Sostegni, prestanome di Scillieri nell’affare. L’accusa è di turbata libertà nella scelta del contraente, peculato e, per il solo Sostegni, anche di estorsione.
L’autodifesa di Salvini è davvero patetica: “Conosco le persone arrestate, sono oneste” e poi: “Mia nonna mi ha insegnato ‘male non fare paura non avere’ (?????). Io stesso vado a processo, processo politico e non ho fatto niente” Fatto niente? E il sequestro di molti giorni dei migranti in condizioni sanitarie e igieniche gravissime, ora la dichiarazione: “Se torniamo al governo, altro che porti chiusi, blocco navale!” Ovvero, condanna a morte nel Mediterraneo per chi fugge da guerre e persecuzioni.
Mille, millecinquecento euro e, voilà, ecco a voi la patente, auto o motonautica, senza bisogno di sottoporvi all’esame: questa è purtroppo una ‘napoletanata’ e coinvolge funzionari della motorizzazione, scuole guida, faccendieri. A usufruire della truffa anche i mitici Koulibaly, Callejon, Ghoulam, amatissimi dalla tifoseria partenopea, ora in partenza da Napoli per altri lidi calcistici.

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