Via la coperta del senza tetto

Perché non ricorrere all’idea risolutiva dei russi? Per zittire le voci del dissenso, diritto fondamentale delle civiltà democratiche, operano con metodi repressivi da ‘giustizieri della notte’, nella forma meno cruenta sbattendo in carcere chi manifesta e nel caso limite dell’oppositore al regime  dispotico del presidente bielorusso Aljaksandr Lukašėnka aggiungendo veleno mortale al tè di Alexei Navalny. Ma perché no, aderendo alla repressione violenta del grande movimento ‘Black lives Matter contro gli omicidi di neri inermi uccisi dalla polizia o al recente proclama dei Salvini sul tema ‘andiamo al governo e blindiamo i porti’, equivalente all’ordine ‘fuoco’ impartito al plotone di esecuzione, che segnerebbe il destino dei migranti di finire sul fondo del Mediterraneo. Varianti? Ce n’è in mezzo mondo. In Cina, nei lager libici dove si torturano i profughi africani, a Hong Kong, in Brasile, nella prigione dei truci abusi a Guantanamo.

Ecco, con generosità, doniamo l’intera gamma di strumenti repressivi alla signora Angela Corengia, assessora ai servizi sociali (!!!) di Como. In tour urbano anti migranti, l’esponente della destra ha strappato di dosso e gettato via la coperta di un senza tetto, che dormiva sotto i portici di una chiesa e ha pubblicato il video della scena sul sito Facebook ‘Cominciamo da Como’ (non è l’unico episodio del genere nel Nord del Paese). Scoppia la bufera: “Manifestiamo rabbia e sdegno nei confronti di questa giunta”. La controreplica dell’assessora sceriffo: “Le immagini andrebbero viste nel contesto dell’intero intervento”. Ma davvero?

Si ricorderà in particolare questo sfortunato giorno del Covid-19. La soddisfazione per la ricerca congiunta italo-britannica di un vaccino risolutivo della pandemia, opzionato dall’Italia, riceve il brusco ‘dietrofront’ del gruppo AstraZeneca, che su segnalazione dell’Università di Oxford sospende i test clinici in conseguenza di complicazioni riscontrate in un volontario (problema spinale?). Dal virologo Abrignani un chiarimento: lo stop è una decisione del tutto normale in attesa di verifiche affidate a una commissione indipendente. Ci vorranno almeno due o tre mesi per accertare le cause che hanno indotto alla sospensione, sempre che non si verifichi che il problema è indipendente dalla somministrazione del vaccino.

 

Troppi interessi di parte sui vaccini” ammonisce papa Francesco e a ragione. Lo conferma il numero incredibile di duecento centri di ricerca che lavorano per un proprio vaccino, da sfruttare per arricchirsi. “Ad altri non interessa la sofferenza, passano oltre e vanno per la loro strada. Sono i devoti di Ponzio Pilato: se ne lavano le mani, la politica non gode di buona fama e sappiamo perché. Non vuol dire che tutti politici siano cattivi, nella storia dell’umanità ci sono tanti politici santi. Non bisogna rassegnarsi a questa visione negativa, ma reagire dimostrando che è buona politica quella che mette al centro la persona umana e il bene comune”.

 

Dubbi anche sul vaccino russo. Il professor Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri commenta: “Difficile approvarlo in Europa, la sperimentazione si è svolta solo su 76 pazienti. Per quello sospeso di Oxford? “Cauto ottimismo”.


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