Liberi di negare la libertà

I despoti. Azzerano la libertà di esprimere opinioni, di contestare il potere, di denunciare soprusi, violenze, ingiustizie sociali, regimi dittatoriali. Come? Due le strategie di contrasto: cariche della polizia, in casi estremi ma non rari con armi da fuoco che feriscono e uccidono, arresti di massa o di singoli antagonisti dei sistemi polizieschi. Non c’è bisogno di recuperare dagli archivi centinaia di episodi analoghi, la recente cronaca internazionale racconta l’avvelenamento di Aleksej Naval’nyj, leader della contestazione al tiranno bielorusso Aljaksandr Lukašėnka, l’arresto a Hong Kong, dell’attivista dell’opposizione Tam Tak-ch, vicepresidente del partito democratico radicale ‘People Power? Con la motivazione “Semina il malcontento, disaffezione nella popolazione (sic)”. Prelevato dall’ abitazione, è finito in manette per ‘dichiarazioni antigovernative’.
[Se esistesse in Italia una legge analoga, finirebbero in carcere Salvini e molti leghisti, la Meloni, La Russa, Tajani, Gasparri, la Gelmini e decine di personaggi che ‘seminano il malcontento” e sparano a zero sul governo].
Nelle carceri di Gerusalemme dodici manifestanti che contestavano il premier. È l’undicesima settimana di proteste e della richiesta di dimissioni di Netanyahu, che non si scolla dalla poltrona di despota israeliano, nonostante gli accertati reati di corruzione e la rapina violenta, sistematica, di territori palestinesi. ‘Presente’ all’appello dell’antidemocrazia è la risposta del numero uno della repressione di libertà individuali e collettive. Trump plaude alla polizia omicida e razzista americana, l’invita a usare la violenza per reprimere la contestazione (a Portland centesima notte di proteste), minaccia di usare la guardia nazionale per imbavagliare chi manifesta.  L’assurdo? I residui margini di incertezza sull’esito delle prossime presidenziali, in gran parte determinate dall’insufficiente carisma del democratico Biden.
Questo breve resoconto invita a riflettere sul rischio per l’Italia se, come auspica con l’abituale spocchia Salvini, dovesse diventare preda della destra.
Purtroppo il tema del neofascismo torna in evidenza quasi ogni giorno. Per esempio per aver inquinato peggio del coronavirus il raduno di ieri che a Roma ha mobilitato millecinquecento persone, rigorosamente senza protezione anti Covid, i cosiddetti negazionisti, ovvero gli idioti, nel senso di ebetismo incosciente, che fingono di ignorare il tragico bilancio della pandemia, i 26 milioni di positivi e gli oltre 800mila deceduti nel mondo (in Italia i 276mila contagiati e i 35mila morti). Con loro alcune inconsapevoli (o forse consapevoli, ma strumentalizzate) madri contrarie alle vaccinazioni e i fascisti di Forza Nuova: un miscuglio di sovranisti, seguaci (a che titolo?) di Trump, medici ‘scettici’. L’audio della piazza: ingiurie irripetibili per il premier Conte e perfino fischi nei confronti del capo dello Stato, l’immagine di papa Francesco bruciata. Poteva mancare la destrofila Brigliadori? Non poteva. Presente, in compagnia della transfuga da 5Stelle Sara Cunial.

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