MICHIGAN / DISASTRO IDRICO, LO STATO DEVE RISARCIRE I DANNI

Acque avvelenate dal piombo nei fiumi. Lo Stato del Michigan, negli Usa, pagherà 600 milioni di euro alle vittime della crisi, cominciata sei anni fa.

Tra le vittime, centinaia e centinaia di bambini, dal 2014 costretti a bere quanto di putrido veniva erogato dalle condotte idriche di Flint e dintorni, una comunità di circa 200 mila abitanti nel corso degli ultimi vent’anni ridottisi della metà, con un 50 per cento che vive al di sotto della soglia di povertà, soprattutto gente di colore.

La battaglia legale per ottenere un minino di risarcimento per la salute perduta è durata un anno e mezzo, incontrando non pochi ostacoli lungo il percorso.

Per decenni la città ha acquistato l’acqua da Detroit, dove quella del lago Huron veniva trattata e poi convogliata a Flint. Nel 2014, come misura di risparmio, gli amministratori locali, su imput del responsabile dell’emergenza finanziaria nominato dallo Stato, hanno trasferito l’approvvigionamento dal lago Huron al fiume Flint, super inquinato: era in pratica una vera e propria discarica di ricambi per auto, vecchi frigoriferi, carrelli della spesa, di tutto e di più.

Le autorità hanno effettuato controlli sulla corrosione del tutto inutili e, secondo successive perizie, ciò ha permesso al piombo e ad altre sostanze chimiche di passare dai vecchi tubi usurati alla fornitura di acqua potabile. La conferma è venuta, solo parecchio tempo dopo, anche dagli esperti dell’EPA, l’Agenzia federale di protezione ambientale.

Secondo quanto riportato dal New York Times, l’acqua aveva un sapore metallico, spesso era di colore marrone o verdastro, da sembrare urina. Tante persone hanno cominciato a manifestare eruzioni cutanee, perdita di capelli e altri sintomi.

Quando gli abitanti hanno presentato le prime denunce sono stati rispediti al mittente dalle autorità.

Poi a settembre 2015 un ricercatore dell’Università Virginia Tech ha pubblicato i risultati di un test idrico che mostrava elevati livelli di piombo, del tutto anomali, nelle acque del Flint.

Soltanto allora, a fine 2015, di fronte a prove schiaccianti, il governatore del Michigan, Rick Snyder, è stato costretto a riconoscere che l’acqua non era potabile. A quel punto migliaia e migliaia di abitanti hanno intentato causa contro lo Stato.

Il procuratore generale del Michigan, Bill Schuette, ha sporto denuncia contro tre funzionari governativi: due funzionari statali del Dipartimento della Qualità Ambientale del Michigan e il supervisore della qualità dell’acqua di Flint. Ma tutte le accuse contro i tre imputati vennero ritirate.

Solo adesso, finalmente, una parziale vittoria, con il risarcimento da 600 milioni di dollari per i danni alla salute riconosciuti.

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