Sarà un caso o forse no

Casualità o interdipendenza? La seconda, molto probabilmente: sono in pericoloso aumento le violenze verbali e fisiche, i blitz a cui manca solo il corollario di manganellate e purghe di olio di ricino, le impennate non punite di esaltazioni del Ventennio, i riti celebrativi di Mussolini, monumenti, statue e lapidi di ebrei e partigiani imbrattati con svastiche e slogan fascisti, sempre meno timidi sono i riferimenti elogiativi dell’architettura anni 30/40, i racconti tramandati da nonni a nipoti su ‘com’era bello tenere la porta di casa aperta, tanto non osava entrare nessuno’, le rievocazioni televisive del nazifascismo, dalle origini fino all’idea di un museo a Roma, che raccolga cimeli e narrazioni della dittatura, proposta respinta al mittente dall’ANPI e dalla Raggi.
Per effetto della ‘tolleranza democratica’, specialmente per quel che resta dell’ideologia di sinistra, i destrofili e collegati (ce n’è in abbondanza tra leghisti e fozaitalioti), galvanizzati dal crescendo della destrofila number one, la borgatara Meloni, mollano i residui freni inibitori, imposti dall’antifascismo militante del dopo guerra, e manifestano con parole e comportamenti il loro ‘me ne frego’ della Costituzione e dei divieti di legge. Nel tempo di un amen, cioè di poche ore, gli ultimi episodi di cronaca nera (nero fascista): ha guidato l’irruzione di Casa Pound nella sede del consiglio comunale di Trieste, tale Francesco Clun, capintesta delle ‘Tartarughe nere’, ironia della sorte dipendente della Regione Friuli nella direzione ‘welfare’, assunto senza concorso, ‘chiamato’ dall’assessora Alessia Rosolen,  ex missina e di Alleanza Nazionale, che ha militato nel Fronte della Gioventù  come il governatore Fedriga, ora leghista. Ogni cosa ripresa dalle telecamere di servizio. Con l’intento, come definirlo, ‘formale’ di placare la chiassata provocatoria (non è la prima irruzione mussoliniana di casa Pound), tale Calligaris, consigliere regionale della Lega, ha provato a evitare il peggio con un’uscita di pari ignominia: “Sparerei senza problemi ai migranti clandestini”. Indignazione dell’ANPI e di Leu. In parallelo, quanto ha promesso su Facebook Felluga, della Protezione Civile di Grado, sulla rivolta dei migranti nella caserma Cavarzerani, per chiedere asilo contro l’obbligo di quarantena. Felluga: “Ci vogliono gli squadroni della morte, taniche di benzina e forni crematori”.  Felluga rimosso dall’incarico dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma basta?
Che dire, non è altrettanto grave, ma preoccupa, la proposta di intitolare una piazza di Terracina a Berlinguer e Almirante: l’idea malsana conferma il pericolo di abbassare la guardia sui rigurgiti neofascisti.
Non è concesso far mancare due righe per la decisione annunciata da Fico, presidente della Camera, di sospendere per 15 giorni Sgarbi, che insultò la vice presidente Carfagna e la deputata Bartolozzi e fu trascinato a braccia fuori dell’aula perché rifiutava di lasciarla. Una curiosità da soddisfare: i 15 giorni partono da subito (il parlamento è in vacanza per tre settimane e la ‘punizione’ non avrebbe effetto) o scatteranno alla ripresa dei lavori parlamentari?

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