STATI UNITI / TREMANO CLINTON E TRUMP PER DUE PROSSIME “BOMBE”

Due bombe pronte a deflagrare negli Stati Uniti. Una coinvolge il numero uno della Casa Bianca Donald Trump, l’altra l’ex presidente Bill Clinton.

Partiamo dalla prima.

Sta per uscire un libro esplosivo scritto da uno degli ex avvocati di Trump, uno di quelli che meglio conosceva i suoi affari & misteri. Si tratta di Michael Cohen.

Entrato in rotta di collisione con il sempre vulcanico Capo degli States, il legale ha deciso di raccogliere carte & documenti bollenti, sia questioni private che pubbliche, cioè di forte rilevanza politica.

E’ stato più volte “consigliato” dall’entourage trumpiano di lasciar perdere. Ma Cohen non s’è perso d’animo.

Non è stato fiaccato neanche dai mesi di galera, guarda caso decisi per un’altra vicenda relativa alla difesa legale di una pornostar, Stormy Daniel.

Una galera che vi è poi trasformata in arresti domiciliari per l’emergenza Covid 19.

Ma la guerra non è finita. Il Dipartimento di Giustizia infatti l’ha di nuovo accusato, non si sa per cosa. Comunque per impedirgli di portare a termine il suo lavoro. E Cohen è di nuovo finito in galera il 9 luglio.

Bill Clinton. In apertura Donald Trump

I procuratori federali, poi, hanno deciso di rimetterlo in libertà. Ed ora potrà terminare il suo tribolato libro sul capo della Casa Bianca.

Passiamo alla seconda story. Stavolta a luci rossi e che coinvolge l’ex numero uno Bill Clinton, del resto non nuovo per copioni del genere.

Sta finendo dritto dritto nel maxi scandalo sui super festini a base di minorenni organizzati da Jeffrey Epstein e dalla sua “compagna”, Ghislaine Maxwell, arrestata un paio di mesi fa e della quale ora stanno cominciando ad emergere alcuni verbali bollenti d’interrogatorio, che risalgono a quattro anni fa, il 2016.

Di tutto e di più, in quelle esplosive rivelazioni, che di tutta evidenza hanno poi condotto al “suicidio” nel carcere di super sicurezza a New York del magnate americano che organizzava incontri a luci rosse per i suoi amici e clienti super eccellenti. Da Clinton, appunto, al principe Andrea d’Inghilterra. Un’inchiesta che nei prossimi mesi avrà di certo sviluppi ed echi clamorosi in tutto il mondo.

La svolta si è verificata qualche giorno fa. Quando il giudice federale di Manhattan, Loretta Preska, ha cominciato a rendere in parte pubbliche quelle carte che faranno tremare vip e potenti.

Uno dei testi chiave di tutta la vicenda è Virginia Giuffrè, di evidenti origini italiane. Da minorenne era stata reclutata nella scuderia griffata Epstein e addestrata a diventare una “schiava del sesso”.

Ha raccontato per filo e per segno agli inquirenti quel che succedeva nella “Pedophile Island”, ossia Little Saint James, nell’arcipelago delle Isole Vergini (è proprio il caso di dirlo!). E’ Virginia (anche il suo nome è tutto un programma) a raccontare le prodezze sul suo Padrone-Epstein, che si vantava di continuo delle teenager che arrivavano sull’isola, pronte a soddisfare l’appetito dei magnate: “La cosa più terribile che gli ho sentito dire – verbalizza la Giuffrè – è che erano arrivate due dodicenni dalla Francia come regalo di compleanno di un suo amico”.

Sempre Virginia ricorda come sul jet privato di Epstein hanno viaggiato decine di persone famose: non solo Bill Clinton ma – riportano alcuni media a stelle e strisce che hanno potuto leggere la testimonianza della ragazza – anche Al Gore, Naomi Campbell, Heidi Klum e tanti altri.

E Giuffrè fa spesso il nome del principe Andrea, che incontrò una volta in volo verso l’Europa, e del super avvocato Alan Dershowitz, un principe del foro negli States, che ad esempio ha difeso pezzi da novanta come il pugile O.J Simpson e lo stesso Donald Trump per sventare l’impeachment.


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