CAMPANIA / SOTTO INCHIESTA I “MIRACOLI” DELLO ZAR DE LUCA

Sotto inchiesta il commissario della ASL Napoli 1, la più grande del Mezzogiorno, Ciro Verdoliva.

Che è il braccio destro del governatore della Campania Vincenzo De Luca per la gestione della pandemia.

I riflettori della magistratura si sono accesi proprio in merito all’operazione che ha portato alla attivazione di tre ospedali anti-covid: uno nell’area ovest di Ponticelli, l’Ospedale del Mare; gli altri a Caserta e a Salerno.

L’accusa è quella di “turbativa d’asta”, e ora si sta allargando anche ad una ipotesi di “frode in forniture”. Tutto è partito da alcune segnalazioni anonime e denunce, passate accuratamente al vaglio della procura, ed in particolare sotto la lente d’ingrandimento del pm Mariella Di Mauro, magistrato in forza al pool dei reati contro la pubblica amministrazione.

Sono stati sequestrati alcuni computer che si trovavano nell’unità di crisi allestita tra marzo e aprile; ed il cellulare di Verdoliva, che già in passato è stato coinvolto in inchieste giudiziarie dalle quali è uscito immacolato come un giglio.

Da rammentare che i presidi sanitari attivati a Caserta e a Salerno non hanno mai ospitato un paziente. Sono stati venduti, praticamente chiavi in mano, da una ditta padovana, e salutati dallo zar De Luca come la dimostrazione che la Campania è ai vertici della tutela nazionale della salute pubblica.

Ora quei “miracoli” finiscono sotto inchiesta.

 

nella foto Ciro Verdolina

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