TRENI / PREZZI RADDOPPIATI, SCIPPO LEGALIZZATO

Suonano le fanfare dei tiggì per festeggiare la riapertura dei confini regionali e il riavvio dei collegamenti, soprattutto ferroviari. Inviati sguinzagliati in tutte le stazioni per raccogliere le prime, toccanti emozioni di chi non si vedeva da cento giorni.

Tutti felici & contenti, giocondi e saltellanti per l’epocale evento.

Sorge spontanea una domanda: nessun incazzato? Nessun incavolato ripreso dalle telecamere?

Eppure di motivi per essere lividi di rabbia ce ne sono, eccome.

Ma si sono resi conto di quanto hanno pagato il biglietto, i viaggiatori, rispettosi di tutte le prescrizioni previste, dalle mascherine ai guantini?

Sono consapevoli della rapina alla quale si sono sottoposti, di tutta evidenza rincoglioniti per via del patema da coronavirus?

Basta una visitina sul sito delle Ferrovie o di Italo per rendersi conto dello scippo.

Un Roma-Napoli (o viceversa) che con Italo si riusciva a pagare 14 euro e rotti, adesso costa esattamente il doppio, 28 euro e rotti. Non ne parliamo delle Ferrovie, regolarmente più care e oggi attestate come minimo a quota 35.

Un errore? Un inizio scoppiettante per poi tornare alla (sic) normalità? Nemmeno per sogno. In agenzia rispondono che da qui a fine luglio è prevista quella tariffa, per Italo praticamente raddoppiata.

Come dire: vendo la metà dei biglietti perché posso occupare solo la metà dei posti? Bene, chi viaggia d’ora in poi paga anche per il vicino “fantasma”, compri 1 e paghi 2.

Possibile mai che nessuna Autorità, ad esempio quella per il Mercato e la Concorrenza, dica una parola? Sollevi un dubbio? Che il governo taccia ed acconsenta ad un furto che in questo modo viene legalizzato?

Possibile che i media stiano zitti e muti, solo pronti a raccogliere le cazzate che escono dalla bocca dei festanti passeggeri?

Ai confini della realtà.


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