L’assessore che ‘dà i numeri’

Giulio Gallera (annotate questo nome nell’agenda degli impresentabili). Costui è il pinzillachero che interrogato su ritardi, inadempienze e morti contagiati da malati di Covid-19 smistati nei centri sanitari per anziani ha sbolognato menzogne su menzogne, e spacciato l’accertata inefficienza della regione Lombardia per elevata capacità di contrastare la pandemia. Il degno compare di Fontana è irrefrenabile, corre il rischio di beccarsi calci nel sedere di Salvini e spara ca..te a tutto spiano. L’ultima? Ha solennemente dichiarato: “Con un indice di contagio 0,51 per ammalarmi devo essere infettato nello stesso momento da due persone malate di Covid-19”. L’assessore lombardo al welfare ha esternato la strepitosa idiozia durante il quotidiano bla, bla su Facebook. Nell’intento di riparare alla str…ata, il Gallera ha perfezionato l’idiozia: “Vuol dire che non è così semplice trovare due persone infette nello stesso momento per infettare me” e ha clamorosamente confuso un dato statistico con la concretezza dei fatti. La semplice, a tutti nota realtà, è che è sufficiente il contatto senza precauzioni con una persona affetta da Covid 19 per essere contagiato. Era difficile proporre uno spunto più allettante ai social, che si sono sbizzarriti in commenti conditi di indignazione e pungente ironia. Il povero Gallera ha lanciato un ‘sos’ al programma dei consanguinei leghisti “Stasera Italia” dove ha balbettato un’autodifesa peggiore della gaffe di partenza, dicendo il contrario di quanto dichiarato nella diretta Facebook: “Quando l’indice di contagio è di 0,5 vuol dire che una persona può infettarne un’altra, quando è a 2 vuol dire che ne infetta due (!)”. In trasmissione, per quanto è noto, non sono arrivati gli infermieri del manicomio con la camicia di forza e Gallera è ancora libero di circolare in Lombardia. Il commento dei 5Stelle: “E questa è la Lega in Lombardia”. Riflessione a posteriori: secondo l’assessore di Fontana una persona sana potrebbe incontrare un solo familiare infettato e non correre nessun rischio perché in base alla sua gaffe ce ne vorrebbero due nello stesso momento per essere contagiato. Ne discende un accorato appello al governo: “Licenziate illustri virologi e immunologi: per occuparsi del coronavirus è sufficiente il genio di Gallera”.
E che sono gufi, uccelli del malaugurio, profeti di sventura, Cassandre del 2020, iettatori, catastrofisti? Guai a chi ricorda che la curva in discesa di contagi del Covid-19 non equivale alla sconfitta totale della pandemia, che il maledetto virus è ancora in gradi di infettare, che abbassare la guardia non rischia solo di accendere focolai circoscritti di contagio, ma può riprodurre lo status di partenza della pandemia che ha messo in ginocchio l’intera economia del Paese e provocato migliaia di morti. Quale può essere l’identikit dei bastardi che ingiuriano e minacciano Fabrizio Pregliasco, illustre virologo, ‘colpevole’ di rivolgere pubblicamente la raccomandazione di non trasgredire al protocollo sicurezza? Di chiunque favorisce e partecipa ad assembramenti, di chi non si protegge e non tutela gli altri con la mascherina anti contagio, non rispetta le prescrizioni della distanza interpersonale, di lavare spesso e bene le mani, eccetera. Chi contesta l’ammonimento? Un paio di possibilità: i ragazzi, a cui mancano il contatto fisico con i coetanei, la ressa della discoteca, le ‘ore piccole’ e incontrollate dosi di alcolici, o chi deve ridimensionare l’attività per rispettare le norme di sicurezza?
A tutti loro deve continuare  a rivolgersi  il monito di scienziati e politici: che ricordino il dramma della reclusione, dei cari vittime del virus, della batosta da cui l’economia italiana faticherà a riprendersi.

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