E… nun ce vonno stà

Prosegue imperterrita, quanto ingannatrice, la campagna pubblicitaria del Network di Berlusconi. Strumentalizzando lo scandaloso andazzo di notizie false che circolano con ogni mezzo, Mediaset trasmette ossessivamente lo slogan sul giornalismo professionalmente corretto e credibile, che sarebbe quello di Canale 5, Rete 4, Italia 1, ovvero dei megafoni che amplificano platealmente o sotto mentite spoglie il pensiero unico della destra.  TG, talk show, format per la distrazione di massa, da mane a sera, sono in campagna elettorale al servizio di Forza Italia e degli alleati Lega-Fratelli d’Italia, per tempi e contenuti di insopportabile faziosità. Due soggetti, forse tre se nel conto entra anche il flirt televisivo della D’Urso con chi la retribuisce lautamente, meritano la citazione, perché attori di una commedia dell’orrore giornalistico. Per non fare nomi: Mario Giordano e Vittorio Feltri, il quale, in corso di trasmissione di “Fuori dal coro” ha detto, apparentemente da sobrio: “Non credo nei complessi di inferiorità, credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori”. Il sindacato dei giornalisti Usigrai e l’ordine dei giornalisti della Campania hanno inviato un esposto all’ordine della Lombardia a cui appartiene Feltri, che dovrà anche rispondere in tribunale all’azione giudiziaria, in sede civile e penale, promossa dal senatore Sandro Ruotolo e dallo scrittore De Giovanni. La contestazione: “Definire inferiori i cittadini del Sud è indecente, non è libertà di opinione. Parlino Berlusconi, Salvini e Meloni e prendano le distanze e l’indignato commento di giornalisti e politici”. Giordano si è dissociato con un goffo tentativo di placare le acque, ma non si è scusato: “Feltri, lo sapete tutti, è un grandissimo giornalista”.
Finchè a denigrare il Sud è uno come Feltri, che peggiora vistosamente invecchiando, nessuna sorpresa, ma se si pone su uno stesso piano il Tg3, è lecita la considerazione su come lo dirige la Paterniti, sull’inquinare l’indiscutibile linearità di una testata storica. La denuncia è del sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Un servizio andato in onda ha denigrato il sud, con cadute di stile di stampo razzista”. Queste la frase incriminate: “A Napoli, Palermo o Reggio Calabria, una gambizzazione, colpi d’arma da fuoco agli arti inferiore, non farebbe nemmeno notizia. Ma ad Ostia sì…”
Si è scusata la Paterniti, ma basta? Se nella sua redazione c’è chi la pensa come l’autore del servizio sotto accusa, qualcosa non quadra nel confronto sulla linea editoriale.
La cattiva Germania, sistematicamente nel mirino ad alzo zero della Lega, risponde a Salvini con un gesto collettivo di solidarietà ad alto tasso di visibilità e di monito per Paesi sovranisti, qual è la ‘piccola’ Olanda’. Una significativa rappresentanza di parlamentari con alla testa Marian Wendt, manifesta solidarietà per l’Italia a Berlino, davanti all’ambasciata del nostro Paese. La Wendt sostiene che le risorse europee destinate all’Italia (540miliardi) siano insufficienti, che debbano essere raddoppiate. Partecipa tra gli altri Martin Schulz, favorevole agli eurobond.
Dalle carceri testimonianze di solidarietà per chi combatte il Covid-19. Agenti, personale civile e detenuti del carcere di Ivrea hanno raccolto alcune migliaia di euro da consegnare all’ospedale della città “Per dare una mano a medici e infermieri impegnati nella battaglia contro il coronavirus”. Non è un episodio isolato.

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