Bill Gates, favola e mito

Non c’entrano Esopo e neppure i fratelli  Grimm, non Andersen e tanto meno le ‘Mille e una notte’: la favola di William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, racconta il fenomeno più eclatante di intelligenza imprenditoriale dell’età moderna, congiunto indissolubilmente con il mito della solidarietà, dell’altruismo, della generosità che elegge a mitico benefattore il fondatore a soli vent’anni del colosso mondiale Microsoft, esempio di tecnologia informatica, che ha ridisegnato i comportamenti dell’umanità e che lo affianca, perché genio del suo tempo, a predecessori del calibro di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Galilei. Al culmine del prestigio e della ricchezza derivata dalla sua invenzione, Bill Gates dice addio alla Microsoft per dedicarsi a iniziative filantropiche di stampo solidale. Di là da donazioni multimilionarie, opera nel  mondo della ricerca. Quando nessuno supponeva di dover affrontare  la pandemia in corso predisse:  “Non sarà una guerra nucleare a mettere in ginocchio la Terra. Un micidiale, sconosciuto virus, potrebbe uccidere nei prossimi anni milioni di persone e causare una perdita finanziaria di 3.000 miliardi in tutto il mondo”.
Oggi la sua fondazione opera per sviluppare trattamenti e vaccini per combattere l’emergenza Coronavirus. L’acceleratore terapeutico COVID-19 ha l’obiettivo di identificare trattamenti contro il virus e rendere le cure accessibili a tutto il mondo. Le qualità profetiche o meglio,la lungimiranza di Gates, hanno fatto difetto al mondo della scienza, in particolare della virologia, investita dalle pandemie dell’Ebola e della Sars. L’organizzazione  mondiale della sanità non ha intuito che fossero  il possibile prologo di nuove aggressioni dei coronavirus. La conseguenza: esplosione del Covid-19, che ha colto il mondo impreparato a fronteggiarlo.
Arriva il vaccino di Bill Gates: “Risultati promettenti”. Lo sta sviluppando l’azienda americana Inovio ed è entrato nella fase di sperimentazione sull’uomo. Potrebbe imprimere una svolta determinante rispetto agli esiti del contagio da Covid-19. Anche la Johnson & Johnson e l’University of Pittsburgh School of Medicine sono nella fase avanzata di  sperimentazione del vaccino sull’uomo. I test sono in parte finanziati dalla ‘Bill e Melinda Gates Foundation’ e dalla ‘Coalition for Epidemic Preparedness Innovations’. Gli studi preliminari hanno già dato esiti promettenti sugli animali. Il vaccino Ino-4800 (dell’Inovio) è stato somministrato con una prima dose a 40 volontari adulti sani. Una seconda dose tra quattro settimane. Le risposte immunitarie e i dati di sicurezza dello studio sono previsti entro la fine dell’estate.
Si prevede di disporre di un milione di dosi di vaccino entro la fine dell’anno, fondamentali per ulteriori studi e usi in emergenza. È un significativo passo in avanti nella lotta globale contro il Covid-19. Lo ha dichiarato il presidente di Inovio: “Senza un vaccino sicuro ed efficace è probabile che questa pandemia continui a minacciare vite umane e mezzi di sussistenza. Il nostro team di ricercatori, partner e finanziatori si è mobilitato da quando la sequenza genetica del virus è diventata disponibile all’inizio di gennaio e continua a lavorare 24 ore su 24 per garantire l’avanzamento rapido di Ino-4800 attraverso questo studio di fase 1”.
Bill Gates non si ferma qui. Ha deciso di finanziare contemporaneamente sette strutture impegnate a lavorare al vaccino, destinando 125 milioni di dollari (oltre 115 milioni di euro) per realizzare laboratori e altri strumenti utili alla ricerca. Ha dichiarato: “La Gates Foundation potrebbe combattere l’epidemia più velocemente dei governi”. La sua idea è di finanziare strutture e materiali per i migliori sette gruppi di ricerca al mondo, che lavorano per  trovare il vaccino. Per finanziare il progetto, Gates ha dato il via a una raccolta fondi rivolta a ricchissimi filantropi. Tra i primi ad aver aderito c’è Mark Zuckerberg, di Facebook, che ha già donato 25 milioni di dollari.
Certo, per l’uomo che sta per diventare trimilionario, massima vetta della ricchezza, donare milioni di dollari non intacca il mega patrimonio accumulato. Incredibile ma vero: da quando ha lasciato la Microsoft con cui ora collabora solo come consulente, gli analisti affermano che il suo smisurato tesoro continua a crescere e che dunque le donazioni non lo intaccano  in misura considerevole. Comunque, è smisurato il merito di Bill Gates per aver  dedicato risorse e iniziative al benessere dell’umanità.

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