NUOVO ESODO DAL NORD DOPO L’ANNUNCIO DI CONTE: E’ EPIDEMIA COLPOSA?

«Presenteremo un esposto a tutte le Procure italiane chiedendo di accertare le responsabilità dell’esodo di massa, il secondo, che si sta verificando in queste ore verso il Sud dopo l’annuncio dato stanotte dal premier Conte sulle nuove misure restrittive». Non usa mezzi termini l’avvocato Angelo Pisani, presidente del Movimento Noiconsumatori, che sta già mettendo a punto l’atto da inviare per via telematica alle Procure.

I dati parlano chiaro: dopo l’annuncio dato quasi a mezzanotte da Giuseppe Conte via Facebook, senza che il relativo decreto fosse entrato in vigore, l’imminente chiusura di fabbriche e uffici ha indotto centinaia di migliaia di persone a scappare verso il Sud, tutti provenienti da zone ad altissima diffusione del contagio.

Prenotazioni esaurite oggi per i Frecciarossa da Nord verso Sud

«E’ la seconda volta – tuona Angelo Pisani – che questo accade. Era già successo l’8 marzo e per miracolo, grazie anche alla bravura dei nostri medici e al diligente rispetto delle regole da parte di quasi tutti i cittadini, si era riusciti a frenare l’impennata del contagio al Sud. E oggi, domenica 22 marzo, a poche ore dall’annuncio del premier, mentre ancora non è stato nemmeno reso noto il contenuto preciso del DPCM, veniamo a sapere che i Frecciarossa Milano Napoli hanno posti esauriti. E’ davvero troppo!».

Il reato ipotizzabile fanno sapere gli avvocati, è il 438 del Codice Penale: “Chiunque cagiona un’epidemia mediante la diffusione di germi patogeni è punito con l’ergastolo”.

Sul punto era già intervenuto su Altalex l’avvocato Giovanni Palmieri: «Come hanno affrontato tale situazione le Autorità italiane? Dopo la fuga di notizie e la circolazione di una bozza del D.P.C.M. dell’8 marzo 2020che diffondeva il panico tra la popolazione e induceva centinaia di persone a lasciare le “zone rosse” recandosi verso il Sud del Paese per rientrare nei propri territori d’origine, con serio rischio di maggiore diffusione della malattia, alcune decisioni assunte dall’Autorità e gli errori commessi nella gestione dell’emergenza, inducono ad interrogarsi. In un contesto ben definito di precisi ruoli e responsabilità, non solo politiche ma anche a livello giuridico, la condotta di diffusione di un documento riservato in una fase così delicata, prima ancora che venisse approvato, rileva sub specie di epidemia colposa sotto il profilo penale?».

Palmieri si sofferma poi sul reato di epidemia e sulla configurabilità della condotta delittuosa idonea ad integrare la fattispecie di cui all’art. 438 c.p., a seguito di comportamenti agevolatori del contagio.

E’ quello che dovranno accertare i magistrati destinatari degli esposti presentati dal presidente di Noiconsumatori.it e, probabilmente, sottoscritti “a furor di popolo” da buona parte degli abitanti del Sud, vittime di simili comportamenti  da parte di chi dovrebbe invece tutelarli.

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