Spiragli di ottimismo

Vero o falso: le news alimentano ottimismo, speranza, sollievo, serenità quando sui nostri computer e smartphone diffondono notizie di guarigioni da Covid-19, specialmente se a sconfiggerlo sono le cosiddette persone fragili, ovvero anziani ultra settantenni, diabetici, cardiopatici. Ma le news, le fake news, deprimono, scoraggiano, provocano rabbia o sconforto se smentiscono il racconto di pazienti in terapia intensiva usciti dalla rianimazione grazie a terapie sperimentali che si avvalgono di farmaci impiegati per altre patologie, come l’ebola o l’artrite reumatoide.
Allora, sarebbe anche questa un’emergenza. Le massime  Istituzioni   sanitarie dovrebbero dotarsi di una task force in grado di recepire quanto viene pubblicato, per legittimare le notizie vere e delegittimare tempestivamente le false.
Le news sul Coronavirus: “Sappiamo guarirlo”, lo annuncia un virologo francese. Sembrano attendibili, non smentite, le guarigioni di tre quarti dei pazienti di Didier Raoult, direttore dell’Istituto Mediterraneo di Marsiglia per le infezioni. Li ha trattati con clorochina, in associazione all’ antibiotico azitromicina. L’idea terapeutica si deve a un italiano, ad Andrea Savarino, che l’attuò nel 2003 contro l’epidemia della micidiale Sars. Le persone sottoposte alla terapia descritta sono risultate negative al test del tampone. Il medico francese ha impiegato il Plaquenil, farmaco del  dopoguerra contro la malaria. La clorochina, questa l’intuizione del ricercatore italiano, ha effetti antivirali ad ampio spettro e proprietà benefiche sul sistema immunitario. L’Agenzia Italiana del Farmaco per favorire l’accesso a questa terapia assume a carico del Servizio Sanitario Nazionale l’uso gratuito di clorochina e idrossiclorichina.
Nella Clinica dell’ospedale San Martino di Genova  per le malattie infettive, la guarigione accertata del primo paziente italiano (79anni), trattato con il farmaco sperimentale Remdesivir, usato  per curare l’Ebola. II primario Matteo Bassetti: “Il paziente ha avuto due tamponi negativi, dopo il trattamento iniziato il 7 marzo”.
Al via anche la sperimentazione (fase 2), del Tocilizumab, farmaco contro l’artrite reumatoide, impiegato per la prima volta dai medici dell’ospedale napoletano Cotugno: dalla prossima settimana il test su 330 pazienti intubati da non oltre 24 ore, per valutarne efficacia e sicurezza.
E ancora:  scoperto il primo farmaco per neutralizzare il coronavirus, ma ci vorranno mesi per sperimentarlo sugli esseri umani. E’ un anticorpo monoclonale, specializzato nel riconoscere la proteina che il virus utilizza per aggredire le cellule respiratorie umane. La ricerca, guidata da Chunyan Wang, è dell’Università olandese di Utrecht. Legandosi alla proteina Spike, che si trova sulla superficie del coronavirus, l’anticorpo monoclonale le impedirebbe di agganciare le cellule e in questo modo renderebbe  impossibile al virus di penetrare e di replicarsi.
In margine alla scoperta: sembra accertato che Trump avrebbe tentato (ma respinto) di appropriarsene ‘comprando’ a suon di dollari  i ricercatori per ottenere l’esclusiva del vaccino in sperimentazione. Notizia utile al candidato democratico Biden?

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