CORONAVIRUS / LE FAKE NEWS DI POLITICI, MEDIA E OMS

Inno continuo alle tre ricercatrici dello Spallanzani.

Genuflesso il premier Giuseppe Conte nel suo pellegrinaggio tipo Medjugorie, accompagnato dallo scodinzolante neo ministro dell’Università Gaetano Manfredi. Da 113.

L’esaltazione politico-mediatica è strabordante. Trasversale, bypartizan che meglio (peggio) non si può. Vomitevole.

E il tutto sommerso in un minestrone della più perfetta ignoranza, non solo scientifica. Ma allo stato puro.

Tutti, in coro, a esaltare il primato delle studiose di casa nostra. Donne, meridionali, una precaria a 1.500 euro mese. Giù inchiostro sul genio italico che emerge tra mille sacrifici e centomila intralci.

Man mano, col passar delle ore, quel primato però comincia a vacillare.

Il premier Giuseppe Conte

Test ottimo e abbondante la Repubblica, che parte come tutti con la fanfara. Il secondo giorno scrive di primato europeo. Il terzo giorno si scala a primato italiano. E ci mancherebbe: ma chi doveva mai isolare – buon ultimo tra i paesi che possono contare almeno un caso – quel coronavirus se non lo Spallanzani? Forse un laboratorio di Canicattì?

Eppure, il genio capo equipe da Procida continua a dare i numeri e a parlare di “primato europeo”. Quando è documentalmente provato che in Europa la Francia è stato il primo Paese a isolare il virus insieme alla Germania che aveva ricevuto il primo valido test dalla Cina a metà gennaio!

Come mai non interviene l’Organizzazione Mondiale per la Sanità a far chiarezza, avendo ricevuto in tempo reale dalla Germania e dalla Francia i risultati di quelle ricerche?

Ma i cervelloni dell’OMS sono in altre faccende affaccendati. Come l’elaborazione di un manualetto sulla “infodemia”. Vale a dire l’epidemia – o pandemia, come meglio preferite – di fake news, di bufale. Proprio come quella (però non segnalata da OMS) divulgata dallo Spallanzani.

Tutto da leggere, per crepare dalle risate (se non fosse per il dramma, comunque, del contagio), l’opuscolo. Per rendersi conto della bufala-Omsbasta scorrere i temi affrontati per educare il popolo bue.

Eccoli in rapida carrellata.

“Il virus non è stato creato in laboratorio”. Si tratta del laboratorio di Wuhan, che lavora ad una serie di ‘progetti’ non proprio trasparenti.

Il virus non è stato creato da Big Pharma”. Non vedere che Big Pharma (con le star del settore farmaceutico) sta GIA’ incamerando miliardi di dollari a palate, significa essere ciechi o criminali.

Passiamo al bestiario più spicciolo.

Non ci si difende dal virus con metodi casalinghi”, sentenziano i soloni griffati OMS.

Il coronavirus non è pericoloso come il colera o la peste”. Bravi!

Un consiglio per gli affamati: “Non bisogna evitare i ristoranti cinesi”. Anche per quelli che schifano quei cibi?

Per le casalinghe e i postini: “Lettere e pacchi provenienti dalla Cina non sono pericolosi”. Accipicchia.

Per gli anti animalisti: “Il virus non passa dagli animali domestici”.

L’Organizzazione, poi, mette in guardia i cittadini di tutto il mondo dal guardare “video falsi” e “foto false”. Da buon padre di famiglia.

Ma ci sono o ci fanno, all’OMS che ben si è sempre guardato e si guarda dal denunciare i crimini di Big Pharma sulla pelle di tutti i cittadini del mondo?

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