ASL NAPOLI NORD / IN 3 ANNI 4000 APPALTI IRREGOLARI

L’ASL Napoli Nord di Napoli ha affidato tra il 2017 e il 2019 senza alcuna gara d’appalto lavori per ben 24 milioni di euro ad una cerchia di imprese “amiche”.

Lo sottolinea l’ANAC, ossia l’Autorità anticorruzione, che ha effettuato una minuziosa ricostruzione dei fatti in seguito ad un esposto ricevuto a giugno 2019. Ecco cosa viene rilevato.

“In tre anni l’Azienda ha operato quasi esclusivamente affidamenti diretti avendo disposto, in un totale di 3.830 appalti, solo 45 procedute negoziate aperte”.

Numeri da autentico Guinness dell’illegalità!

Prosegue il j’accuse. “Da ciò discende che la medesima Asl avrebbe affidato in via diretta, senza il ricorso ad alcuna procedura, più di 3.600 commesse, aventi un valore complessivo superiore a 20 milioni di euro, la maggior parte dei quali inerenti a lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, riparazioni e interventi tecnici urgenti”.

Ecco alcuni esempi. “Basti rilevare – scrive l’Anac – che nella medesima data del 19 aprile 2017 l’Asl ha disposto in via diretta tre affidamenti in favore di Co.ser. snc e di Edil Sar, tutti aventi ad oggetto lavori di manutenzione straordinaria presso i locali di via Staffetta a Giugliano. Parimenti, in riferimento ai lavori di manutenzione presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie a Pozzuoli, si rileva che in due giornate consecutive sono stati affidati in via diretta lavori a Co.ser. ed in favore di Edil Sar Cooperativa”.

Segue una sfilza di appalti presi nel ‘mazzo’, per la gran parte di piccoli o medi importi, commesse estremamente frazionate proprio per sfuggire meglio ai controlli. Tecniche consumate nella giungla degli appalti pubblici, ed una delle più facili terre di conquista è proprio il campo sanitario.

Il ricorso all’affidamento diretto da parte dell’Asl – secondo la diagnosi dell’Anac – non sarebbe stato mai o quasi mai realmente motivato. Le giustificazioni addette dall’azienda sanitaria – né più né meno che delle pezze a colori – circa la necessità di contattare sempre le stesse imprese, in quanto “specializzate” in certi interventi, non hanno convinto l’Anticorruzione.

“La maggior parte di tali appalti – aggiungono all’Anac – pur da realizzarsi in ambito sanitario riguarda lavori di manutenzione ordinaria, fungibili e, come tali, prestabili da una molteplicità di operatori, soprattutto in un ambiente vasto come quello di competenza dell’Azienda”.

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