Io ci sarò

Mini manifesto delle sardine, delle alici, delle fragaglie e di ogni altro simbolo dell’unione che fa la forza 
‘Il sabato 30 novembre del 2019, cioè il prossimo, fra tre giorni, per Napoli non può e non deve essere una normale vigilia della domenica. Andare oltre le ragioni dell’antipolitica, legittima, ma improduttiva, chiede ai napoletani di escludere la sera (le 19) di Sabato gli impegni di routine, di rinviare l’appuntamento con il burraco, con il film premiato a Cannes, i telegiornali della sera, la pizza delle 20, l’ozio in poltrona del giorno prefestivo, la sfida via internet con l’avversario online, e con qualunque alternativa al flash mob di piazza del Gesù, dove l’aspettativa delle sardine è di non essere da meno di Bologna, Modena, Parma. All’ “Io ci sarò”, amici di provata fede democratica hanno risposto senza riflettere “Sono cose dei giovani, non di noi anziani”. La superficialità dell’affermazione è pari all’incoscienza dei ragazzi che rifiutano di occuparsi della politica “Tanto non interessa i giovani”. In gioco non c’è solo l’adesione al movimento che contesta il salvinismo, ma presente e futuro democratico dell’Italia, la difesa del dettato costituzionale dagli attacchi di sovranismo, razzismo e neofascismo. Disertare l’appuntamento di Sabato darebbe ragione a chi come Salvini progetta di rendere insanabile la frattura Nord-Sud e fa leva sulla paura per instaurare un regime parafascista.
Un’umanità indistinta ammette che “Se le cose vanno così male è anche colpa nostra, perché non scendiamo in piazza”. Sabato si può dare un senso a questa auto accusa, in piazza del Gesù, alle 19’.
[L’immagine è di Salvatore Mattozzi, un grande artista napoletano]

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