EVACUATA BATTIPAGLIA / NEANCHE PER UNO TSUNAMI

Evacuata Battipaglia, il popoloso comune nel salernitano. Uno tsunami in vista? Radiazioni nucleari in arrivo? Una peste che più bubbonica non si può?

Niente di tutto questo. Si tratta di far brillare un ordigno dell’ultima guerra mondiale, rintracciato in un quartiere cittadino.

Una circostanza già capitata in vari centri italiani, soprattutto al Sud. Senza mai creare allarmi del genere, né operazioni da Chernobyl.

Con le tecniche attuali, è quasi un gioco da ragazzi disinnescare una bomba, pur di una certa potenza. E mai, fino ad oggi, si è assistito ad una simile sceneggiata. Che costa una barca di soldi e mobilita migliaia di persone: in questo coso la bellezza di 38 mila! Ai confini della realtà.

E’ vero, ci sono in pista svariate associazioni di volontari. Ma negli ultimi mesi è stata allestita una macchina organizzativa da brividi, che ha certo obbligato le casse pubbliche ad una spesa straordinaria.

Proprio mentre la ricostruzione delle tante zone terremotate del centro Italia è ancora tutta da realizzare e con gente che vive in situazioni più che precarie. Invece di pensare a quelle tragedie vere, se ne inventano di finte, tanto per passare il tempo, caso mai sperimentare le macchine dei soccorsi, trascorrere giornate per giocare a guardia e ladri. Tra l’altro, per restare in tema, sono mobilitate tutte le forze dell’ordine, anche per prevenire gli episodi di sciacallaggio che si verificano di consueto quando vengono abbandonate le abitazioni. E stavolta gli sciacalli hanno avuto tutto il tempo di prepararsi, conoscendo naturalmente la data dello sgombero di massa.

Osservano alcuni cittadini: “Siamo davvero alla follia. Tutti a doversi arrangiare e abbandonare le proprie case, per non dire dei malati e dei disabili. Siamo un paese pieno di problemi, quando caso mai non ci sono se li inventano. Ma forse c’è gente che ci guadagna, su queste cose”.

Tra l’altro, è stato evacuato anche l’ospedale cittadino, con tutti gli evidenti problemi che ciò comporta. “La più grande operazione del genere negli ultimi anni”, commentano soddisfatti alla Protezione civile.

E chissenefrega di poveracci, baraccati, gente a marcire nelle periferie. Meglio giocare ai quattro cantoni.


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