POMICINO  & LE BANCHE / LA BOSCHI DOVEVA DARE DI PIU’

Da perfetto Cavaliere, Paolo Cirino Pomicino scende in campo per difendere Maria Elena Boschi, nella bufera per il caso Banca Etruria. Secondo ‘O Ministro sbaglia a negare ogni tipo di intervento, la bella sottosegretaria, perchè “la verità è esattamente opposta, la politica non ha fatto niente per le banche”, secondo l’ex titolare del Bilancio prima di Tangentopoli.

Ecco il Pomicino Pensiero. “In questa vicenda il problema è un altro. Oggi viene criticata la Boschi per essersi interessata di Etruria. Io sostengo invece che la colpa del governo è di non aver salvato Etruria, CariFerrara, Banca Marche e CariChieti quando era il momento. E’ vero che ha commissariato Etruria nel 2015, ma il commissariamento di Banca Marche è del 2012”.

Per chiarire la Teoria, continua: “Che un governo, non solo il ministro dell’Economia ma anche i sottosegretari, possa chiedere di salvare una banca è nell’ordine naturale delle cose. Sta nel dovere di un ministro!”.

Maria Elena Boschi. In alto Pomicino

Maria Elena Boschi. In alto Pomicino

Non contento, rincara la dose: “La Boschi andrebbe sanzionata politicamente per aver detto in Parlamento di non essersi mai interessata di Banca Etruria. Avrebbe dovuto dire l’opposto: io me ne sono interessata perchè è una banca del mio terriotrio e per questo sollecito tutti voi a intervenire”.

Un buffetto anche ai ‘compagni’ – sic – di partito. “E invece lei e i suoi compagni di partito si vergognano di fare cose naturali. Se uno non ha il coraggio delle proprie azioni non governa!”.

E tanto per far intendere anche ai sordi, ecco un esempio: “Ricordate il famoso ‘abbiamo una banca’ di Fassino al telefono con Consorte? La sinistra sbaglia sempre tutto: oggi non ha salvato le banche, allora fu un passo dalla scalata alla Bnl, ma le venne rinfacciato e si vergognò di averlo fatto. Oggi la Bnl è in mani francesi. E pensate ancora a Unicredit, Mediobanca e Generali di cui non abbiamo più il controllo”.

Ciliegina sulla torta, la profezia di Pomicino per il voto di primavera. “La maggioranza che governerà il Paese sarà fatta da Forza Italia, Pd renziano e sigle centriste post-Dc”.

Dà anche i numeri, ‘O Ministro: “Berlusconi recupererà una parte del suo elettorato e si assesterà intorno al 20 per cento, il Pd manterrà il 25 per cento e noi porteremo 4 punti abbondanti. Arriviamo sicuramente al 48 per cento”.

PomiCin cin.


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