BEPPE SALA / LA NOMINA BOLLENTE DEL CAPO DEI VIGILI A MILANO

Milano bollente a fine agosto. Per una nomina che fa ancora discutere. Quella del nuovo comandante dei vigili, Marco Ciacci, decisa dal sindaco Beppe Sala pochi giorni fa.

Prende il posto, Ciacci, del dimissionario e dimissionato Antonio Barbato, il cui nome è stato tirato in ballo in un’inchiesta della procura di Milano sugli affari del clan calabrese dei Laudani. Barbato non è indagato, ma non gli è certo giovata l’etichetta di ‘facilitatore‘ per la penetrazione della cosca nel tessuto sociale ed economico lombardo.

Gherardo Colombo. In alto Beppe Sala con Antonio Barbato e, a destra, Marco Ciacci

Gherardo Colombo. In alto Beppe Sala con Antonio Barbato e, a destra, Marco Ciacci

Così ha detto il presidente del comitato per la legalità di palazzo Marino, l’ex pm del pool di Mani pulite Gherardo Colombo: “Barbato è incompatibile con la guida del corpo”.

Però può essere compatibile con un’altra carica apicale sempre all’interno del Comune meneghino, ossia quello di vertice dell’Amat, ossia l’Agenzia che affianca l’amministrazione comunale nella gestione di mobilità, ambiente e territorio.

Una carica certo non sgradita a Barbato, che aveva espressamente chiesto un importante incarico in tema di mobilità, il suo piatto preferito.

Così ribadisce il primo cittadino Sala: “Barbato ha sbagliato, ha fatto una sciocchezza ma ha servito la città per 35 anni. A quelli che discutono del motivo per cui gli abbiamo dato questo salvagente rispondo che è giusto”.

Ghe pensa lu’, don Beppino Sala.

 

UNA GAFFE DIETRO L’ALTRA

Da una gaffe a un gaffone il passo è breve. Ed eccoci al secondo clamoroso autogol (autogol?) in pochi giorni. Ovvero la nomina del nuovo capo dei vigili: il prescelto è Marco Ciacci, dirigente del commissariato nel quartiere milanese di Mecenate e soprattutto per anni responsabile della strategica sezione della polizia giudiziaria alla Procura di Milano.

Come dire, per lungo tempo il braccio destro dei pm milanesi, in particolare – raccontano a palazzo di giustizia – dello storico sostituto Ilda Boccassini.

Sorge spontanea una domanda. Il sindaco Beppino Sala è indagato dalla procura di Milano per le vicende dell’Expo, in particolare per l’affare “Piastra”, roba non da poco.

Ilda Boccassini

Ilda Boccassini

Non è quantomeno inopportuna la nomina come capo dei vigili, una carica alle dirette dipendenze del sindaco, dell’ex numero uno della polizia giudiziaria a palazzo di giustizia?

Sembra un ‘conflitto’ grande come una casa. O un grattacielo milanese. Storie di ordinaria politica – e giustizia – di casa nostra.

E sorge spontanea una seconda domanda. Sui media si parla molto del prossimo crac – e dei tanti problemi – del Campidoglio. Si sentono spifferi sulla prossima crisi a palazzo San Giacomo, con una Napoli sempre più vicina al dissesto amministrativo.

Come mai, invece, niente news su Milano? Tutto a posto e tutto in ordine? Anche la maxi inchiesta su Expo e dintorni che coinvolgono in prima persona il primo cittadino?

 

UN DI PIETRO D’ANNATA

Di Pietro e Pacini Battaglia

Di Pietro e Pacini Battaglia

Da rammentare che la poltrona di capo dei vigili urbani è stata sempre bollente. Fin dall’inizio degli anni ’90, quando il comandante si chiamava Eleuterio Rea. Un grande amico dell’ex pm di punta a Milano, Antonio Di Pietro.

Uno al quale piaceva giocare a carte, Rea. Capace di fare debiti su debiti: e di essere regolarmente soccorso dal sodale di sempre, don Tonino, che a sua volta coltivava ottimi rapporti con i suoi inquisiti o con i loro avvocati, uno su tutti Giuseppe Lucibello, che ha assistito nelle inchieste milanesi l’Uomo a un passo da Dio, ovvero Chicchi Pacini Battaglia.

Di tutto ciò ha più volte scritto la Voce, lo ha documentato per filo e per segno il best seller di fine anni novanta “Corruzione ad Alta Velocità” firmato da Ferdinando Imposimato e Sandro Provvisionato.

Poi la magistratura è stata a guardare…

 

3 pensieri riguardo “BEPPE SALA / LA NOMINA BOLLENTE DEL CAPO DEI VIGILI A MILANO”

  1. Maurizio ha detto:

    Buongiorno, vorrei ricordarvi che la legge 65/86 ha sostituito la denominazione di Vigili Urbani in corpi e servizi di polizia municipale. La Regione Lombardia successivamente alla modifica del titolo V° della costituzione ha provveduto a individuare come denominazione POLIZIA LOCALE. Vi costa caro usare i termini corretti??

  2. Daniele ha detto:

    Ringraziamo Maurizio per la preziosa segnalazione: ora tutto è più chiaro….

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