Il solito Enrico Mentana esulta (contro Beppe Grillo) per avere raggiunto (l’Italia), con il suo personale contributo, si presume, il 52-esimo posto nel rapporto di RSF sull’elenco dei migliori e peggiori paesi nel campo della libertà d’informazione.
Secondo quei “rapporti” annuali, eravamo al 77-esimo posto.
Il problema è che la disputa sul posto dell’Italia in quella classifica, è pura aria fritta. Basta guardare chi è che stila la classifica e individuare i criteri con cui la si compila.
Mentana pare accetti come oro colato quello che dice RSF. Ma RSF è finanziata da note organizzazioni occidentali (americane in primo luogo). I criteri con cui compila le sue classifiche (amplificate dal mainstream occidentale), sono quelli dell’Occidente globalista e imperiale. In questo mare di ideologia occidentalizzante c’è anche qualche constatazione vera. Ma l’insieme è lampante: l’Occidente è ai primi posti, l’oriente è agli ultimi. La Russia è al 148-esimo posto, come sempre.
In fondo la Cina, l’India, quasi tutto il medio Oriente, l’Asia Centrale e l’America centrale, oltre i due terzi dell’Africa.
La situazione è “molto grave” sentenziano i RSF.
Esempio illustre di quest’anno: RSF se la prende con Donald Trump, accusandolo di avere violato la libertà di stampa, per avere detto che i grandi network americani hanno mentito e mentono di fronte ai lettori e spettatori. Cioè per avere detto la verità. E se la prende perfino con Beppe Grillo perché sottoporrebbe i giornalisti a “intimidazioni”. Questi soli, piccoli dettagli cancellano l’intero rapporto di RSF.
Grillo ha un’unica “colpa”: quella di avere detto che “il sistema dell’informazione è marcio”. E un’altra colpa (questa volta reale): quella di non avere fatto nulla o quasi per cambiarlo. La presidenza della Commissione Parlamentare di vigilanza è del M5S.
E ai primi posti, per RSF, chi c’è?
La Finlandia. Dove la popolazione è bombardata dalla russofobia ed è in maggioranza convinta, contro ogni evidenza, che Putin stia per invaderla. Chi è responsabile di questa infamia se non il mainstream informativo?
E dove sta la Francia, che porta alla presidenza un signor “Nessuno”, creato dai media in tutta fretta?
Ma, per RSF tutto questo non esiste.
Suggerimento anche a Grillo: in futuro non citi più “Reporters Sans Frontières” come fonte attendibile.
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