CAPODANNO A NAPOLI / ‘NALBERO IN FIAMME GIALLE

Napoli sulla cima del mondo. ‘O sindaco de Magistris al top, è suo ‘NAlbero più alto, 40 metri, svettante sul golfo. Da Guinness le presenze, mandrie di turisti per godersi il panorama a botte di euro. Da Posillipo è gratis, ma fa lo stesso. Per i nippo-afragolesi questo e altro.

Ma una notizia, in queste ore, fa tremare le antiche mura di palazzo San Giacomo e fibrillare i ventricoli di burocrati e assessori. Le fiamme gialle – a quanto pare – sono in movimento per riscaldare la notte di Capodanno. E preparare, tra un primo e un secondo, un pesce d’aprile fuori stagione. Nel mirino i ristoranti, soprattutto quelli sistemati ai piani alti, cenone da 350 a 500 euro a cranio. Per una pasto tra parenti si può arrivare ai 5 mila.

Ecco la bomba. Un gruppo scelto di 007, infiltrati speciali tra shop e ristoranti, penetreranno tra gli addobbi di ‘NAlbero. Alcuni sotto le mentite spoglie di vecchi pini norvegesi riesumati del museo archeologico che tanto tira in queste feste. Ma i più – e qui starebbe il colpo ad effetto, vera magia maradoniana – verrebbero travestiti da camerieri d’alto bordo (e alto albero, quasi maestro). Alla resa del conto – ecco il gran finale previsto dalle fiamme gialle partenopee – la tremenda richiesta: patente, libretto e 740. Apriti cielo, tsunami come neanche quando la bora partenopea tira sul golfo.

Portati via, a bordo di motoscafi e yacht d’occasione, big, pig & vip, evasori di tutte le tacche, borghesi un tempo illuminati che hanno perso per strada le bollette Enel, colletti bianchi, gialli e azzurromare, quelli che si mangiavano un tempo la città a pezzi e bocconi e quelli che oggi se la rimangiano in salsa arancione.

Cin cin. ‘O champagne è servito!

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