Violenze disumane

Un invito accorato, rivolto alla magistratura e alle forze dell’ordine: chiede di programmare una campagna capillare di indagine che verifichi nei tempi necessari tutte le strutture abilitate all’assistenza di anziani e disabili, tutti gli asili e le scuole materne, che investa i capi di istituto perché vigilino sulla correttezza di comportamento degli insegnanti laddove vi sia il sospetto di abusi e violenze nei confronti degli alunni. La richiesta è legittimata dalla drammatica reiterazione di episodi emersi grazie alla denuncia di genitori e alle immagini inequivocabili di telecamere nascoste. Scene da horror suscitano rabbia e indignazione. Anziani e bambini picchiati con furia disumana, ingiurie, raccontano l’assurdo di addetti all’assistenza, persone potenzialmente scelte per particolare attitudine alla solidarietà nei confronti dei deboli e degli indifesi, che si rivelano aguzzini spietati. Inutile ricordare i casi svelati dai carabinieri, sono tanti e tutti simili: violenza, percosse, umiliazioni. L’ultimo episodio a Bagnoregio (Viterbo) dove un insegnante è indagata per maltrattamenti a uno studente con lieve deficit cognitivo e per induzione ai suoi compagni di umiliarlo con frasi grevi. La denuncia fa riferimento a una circostanza di estrema gravità: l’insegnante, tra l’altro, avrebbe costretto i compagni del ragazzo a sottoporlo a un processo e a colpirlo a turno. L’insegnate è stata sospesa e la Procura ha chiesto provvedimenti cautelari al giudice per indagini preliminari. In parallelo un altro gravissimo caso di violenze, in danno di anziani e disabili, in una casa di riposo in provincia di Vercelli. Diciotto gli arresti di medici, infermieri, operatori sanitari, dodici le vittime di maltrattamenti disumani, più di trecento gli episodi di ripetute violenze.

Nella foto violenze sui disabili

 

Primarie 5Stelle. più maturi, meno donne

Il vanto dei grillini (“siamo giovani e forti”) sbiadisce se sottoposto all’analisi di un istituto di statistica ritenuto meritatamente attendibile, il Cattaneo: l’analisi dei duecento profili dei partecipanti alle primarie di Roma (i pentasetllati le chiamano comunarie), ha rivelato dati sorprendenti e inaspettati. Altro che giovani. L’età media dei partecipanti supera i quarantasei anni, ha superato i sessant’anni il dieci percento e i giovani al di sotto dei trent’anni sono un misero cinque e mezzo percento. Le caratteristiche dei candidati rivelano la prevalenza di mestieranti della politica, altro che di “cittadini” ed è clamorosa la sproporzione di genere: solo un quarto dei grillini in lizza è di sesso femminile.


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